Vincenzo Speziali: "Andrea Purgatori, un amico e un giornalista vero!"

di VINCENZO SPEZIALI

Andrea Purgatori non era solo un giornalista, anzi, soprattutto non era un giornalista qualunque. 

Il mio amico Andrea Purgatori era un amico vero, perché sono di Roma, immediatamente dopo essere uno di Bovalino a cui dedico pensieri, coerenza ed affetto vero. Nella 'Citta`Eterna' rappresento un punto di incontro, che mi fa essere parte di essa- e quindi anche Purgatori ho conosciuto, l'ho frequentato, ed è stato uno di quelli che fa 'coltivato' e da me fatto 'coltivare', la passione per il giornalismo, persino di inchiesta e come mi ha suggerito Vittorio Feltri, 'condito' di sferzanti battute, a fronte di una triste realtà.

Sono testimoni, Antonella Grippo (la quale è pure essa una cara amica e che anche se invita un 'cicciottello' aconcettuale in trasmissione, da tal costui si troverebbe il giorno dopo 'vilipesa' con un miserabile like, ad un post 'contro' di kei, per di più like non meritato), così come sono testimoni (sempre della mia amicizia con Purgatori), Direttori di Testata Rai, quali mio cugino Enzo Romeo, oppure Francesco Pionati.

Ordunque, questa morte mi coglie di sorpresa e mi rattrista, poiché Andrea era vero, sincero, persino 'settario', però era lui e ben argomentava -e metteva 'in pratica'- il suo esserlo, ma senza fare un appunto di poca professionalità su di lui, poiché aveva autorevolezza e coraggio, senza inciampare o contestargli (e poi, chi lo potrebbe fare? un appunto i un contrappunto.

Andrea era una persona che faceva bene il suo mestiere, era diverso, coraggioso, onesto, autentico, professionale, insomma un 'britannico: in Italia, alloraquando lo vedevano il mercoledì sera su La7, nella trasmissione Atlantide, nel mentre andava in onda, si assisteva ad un 'concentrato' di sapere, conoscenza e informazione.

Ecco, questo è giornalismo; ciò è autenticità divulgativa...

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