Vincenzo Speziali "bacchetta" il "professore imperatore "

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images Vincenzo Speziali "bacchetta" il "professore imperatore "

  12 aprile 2022 09:11

di VINCENZO SPEZIALI

...e poi, qualcuno sostiene, che è un fulmine a ciel sereno. No, proprio per niente. La verità, semmai, è ben altra, chiara e palese, la quale si staglia in tutta la sua evidenza, sotto gli occhi della città -per altro in toto- di come io abbia cercato, sin dall'inizio, l'impostazione corretta: prima il programma, poi il nome! Dal mese di novembre, infatti, sto battendo su questo tasto in solitudine -anche se oggi, qualcuno si sveglia e comprende come ciò sia il metodo giusto ed unico- anche perché è 'la politica bellezza'.

Sapevo perfettamente -non in quanto megramo, bensì a fronte di una esperienza politica attiva, che mi deriva dalla pratica, in merito alla materia di specie, da quando avevo quattordic'anni- che le 'scorie' della rielezione del Presidente Mattarella (da me previste ed annunciate a mezzo stampa, sin dal mese di Dicembre) avrebbero creato empasse tale, da rendere ingestibile e poco governabile, il passaggio per la scelta sul futuro dell'Amministrazione di Catanzaro e si badi bene ciò non significa, esclusivamente, il candidato sindaco. Qualche neofita -e ne abbiamo molti- oppure presunti professionisti -in questo caso bulimici di un potere perduto, poiché fuori dal tempo, oppure afflitti da senilità incipiente (che per me vuol dire rimbambiti pluritrombati) i quali si identificano, magari, con personaggi alla Gianni e Pinotto, piuttosto che con Stanlio e Ollio- dicevo che taluni (di sopra accennati) hanno cercato di sovvertire un postulato di buon senso, da sempre praticato e oggi si ritrovano non a ridosso della torre di Babele, bensì dentro il viavai di una casa di tolleranza stile Shanghai.

Premesso che a Gianni -senza Pinotto- e a Pinotto -con Gianni, il quale (Gianni), Pinotto lo vede alla stregua di Cavour, invece è un don Abbondio qualsiasi e non simpatico come quello che aveva il volto di Alberto Sordi (ma questa è un'altra storia)- dicevo premesso che i due (immaginari?) decadenti e indefiniti comici, tanta voglia avrebbero di frequentare la città cinese -con annessi e connessi- ciò non ridimensiona il disastro politico, culturale e identitario, a cui -per la verità non solo loro- stanno contribuendo a 'condannare' il popolo di centrodestra.

Di conseguenza, la platea comunitaria della nostra alleanza naturale, locale, regionale e nazionale, al punto in cui siamo -e tutti ne sono testimoni- viene, probabilmente e strenuamente difesa e tutelata, nella sua interezza e in merito alla propria dignità, solamente dal sottoscritto, ed io lo faccio ben volentieri, poiché ne sono convinto, punto e basta.
Incede ad ogni cartellone, un signore dallo sguardo -apparentemente- garbato, che sappiamo essere un Professore ed ha la barba, il che lo fa somigliare -un pochino, solo un pochino- ad un altro Professore, cioè Massimo Cacciari.

Il docente (quello nostrano, la cui incidenza è Gagliano, non l'isoletta Veneziana di Murano), ripete quanto sia di sinistra, quasi a scanso di equivoci, a fronte di probabile disturbo della personalità, differentemente dal sottoscritto che non necessita di presentarsi ogni giorno con la premessa "sono democristiano" (ed infatti così sono e qui rimango!).
La differenza, però, sta nel fatto -non secondario e abbastanza originale- dell'incipit, ovvero la molla per la quale scatta l'operazione e cioè la conquista della cadrega di primo cittadino del capoluogo regionale, in cui un 'berlingueriano' si impone al centrodestra, senza nulla concedere, dal punto di vista identitario e culturalpolitico.

Verrebbe dal definirla -eufemisticamente- 'Operazione Barbarossa', ma al contrario. Quindi, non stupiamoci, se il Professore Imperatore, lo dovessimo veder sfilare, in Piazza Prefettura, al ritmo del passo dell'oca, con assistente universitario Gianni o Stanlio (con e senza Pinotto e Ollio), come goffo scudiero imperiale Pinotto o Ollio (con e senza Gianni e Stanlio) e a suonar la fanfara, paradosso per paradosso, un assicuratore in cerca di assicurazione. Mater Dei, gratia plena: ora pro nobis!

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