di VINCENZO SPEZIALI
"Da quanto si apprende -grazie a 'La Nuova Calabria'- nel PD si vive con sconcerto e malessere, la Giunta 2 della 'non Amministrazione' Fiorita: ben gli sta!
Difatti, non sono abituato a parlare dei Partiti altrui, però nei confronti dei 'dem' derogo, pure perché come Partito in sé, proprio questo, cioè il Partito Democratico, non solo non è mai nato, ma mai avrebbe potuto costituirsi, se non nell'Italia della sventurata 'Seconda Repubblica' atteso che ciò è pure avvenuto, a seguito della fine dei veri Partiti di antica concezione (i quali erano seri, efficienti, credibili e autentici).
Tralascio come questa sia una sorta di 'dannazione', poiché gli sconfitti della storia, ovvero i comunisti -pur di giungere al potere- hanno attuato ed imposto, non solo trasformismo su se stessi, ma l'annullamento di ogni vera cultura politica (in primis quella popolare e sturziana), dando vita ad una nebulosa paccottiglia 'finto' ideologica, che ci ritroviamo oggi con il Partito Democratico, fondato (ma non nato, per l'appunto) da una 'fecondazione arificiale' tra (post)comunisti e democristiani della sinistra tecnocratica, la quale con la DC aveva lo stesso rapporto dell'Islam in correlazione ai Vangeli.
Era d'uopo la premessa, poiché oggi ci si ritrova -apparentemente- con i presunti 'piagnistei democratici', proprio per il trasformismo di questo politicamente insulso Nicola Fiorita e loro sono in preda ad una crisi di nervi, dove traspare tutto il malessere, la frustazione e il pentimento di averlo non solo sostenuto -sia a Fiorita stesso, che al suo caravanserraglio di hippysinistrorsi e (ri?)tardati sessantottini- ma di essere stati, cioè i democratici, a convergere senza un proprio candidato, in una coalizione che solo effimeramente, hanno creduto di guidare, quindi di 'governare'.
Più volte ho discusso con Sebi Romeo (il migliore del PD, infatti viene da Bovalino e dintorni, come me) alfine di metterlo in guardia, così come ho discusso con altri del Partito Democratico stesso, epperò solo Sebi ha ben compreso e convenuto quanto gli dicevo, mentre tutto il suo (pseudo)Partito, ha sottovalutato, la discutibile immoralità -ovviamente politicante- di questo Fiorita (dico così perché io avevo a che fare, con un Fiorita diverso e migliore, ma sto parlando del padre, mica del figlio!).
Posso anche affermare (senza venir meno ad alcun obbligo di opportuna riservatezza) che ho parlato con Aldo Casaliuovo -grande signore e persona stimata, il quale persino il famoso sondaggio dava a lui e al suo operato, una positività molto più grande di quella del (futuro ex) Sindaco, Nicola Fiorita (dall'eterno sorriso alla Fernandel)- e lo stesso Casalinuovo era piuttosto 'annichilito' (non per la sua estromissione, in quanto a differenza di molti non vive di politicume, ma fa politica e da essa non si attende il 'tozzo di pane').
Se e quando vorrà, sarà lui a fare presente la sua posizione -la quale non devo e non voglio anticipare- anche se qualcuno che non è il (futuro ex) Sindaco, precisamente il Consigliere Regionale (sub judice) Antonello Talerico, mi aveva anticipato tale 'defenestrazione' e ciò fa capire quale 'confusione' vi sia tra le prerogative del (momentaneo ma futuribilmente non definitivo) primo cittadino e l' 'azionista' forte di questa 'non maggioranza'.
Sarebbe il caso di avere una nota ufficiale del PD, in merito a suddetta 'mutazione numerica' (quella genetica rimane identica, perché loro sono con Fiorita e i suoi radical-chic in salsa si morzello, i 'cinquestallati' e Talerico assieme ai suoi boys), ma tanto, con Settembre non vi sarà il ritorno (parafrasando il titolo di un celebre film hollywoodiano con Gina Lollobrigida), ma forse ben altro, non certamente disvelato da me (che seppur dovessi sapere, nulla direi e nulla confermerei, né tantomeno alcunché aggiungerei), ma -a detta di molti-, proprio prendendo spunto dalle criptiche parole del 'domine' (veramente o apparente?) Talerico, è stato da lui "ventilato".
Pure quest'ultimo, qualche cosa la dovrà spiegare a Maurizio Lupi, poiché il suo (pro tempore) leader, avrà una gragnuola di 'stigmatizzazioni', provenienti da Palazzo Chigi, soprattutto se 'venti matti e potenti', spirassero come tempesta, indirizzati da un Eolo (divinita`, afferente proprio al vento) e tale Eolo, fosse dotato di un girovita non proprio prospicente a quello di Aldo Fabrizi (e qui nessuno dica che io mi riferisco a qualcuno a noi contemporaneo).
Di certo, c'è che la gioia talericiana odierna è pure consona per il (non) disegno -politicante- che aveva, epperò ho una sensazione tutta mia: mi sembra di assistere ai balli scanditi dall'orchestrina, sulla tolda del Titanic, mentre esso affondava.
Purtroppo sovviene alla mente una locuzione di Tito Livio, seppur parafrasata la quale sarebbe 'Dum Fioritae consulitur, Catanzarum expugnatur'.
Povera Catanzaro!"
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