di Vincenzo Speziali
Per i neofiti -saranno mediconzoli parasubaustriaci o infermiere meneghincinesine (ad use a far molte cosine)?- la politica potrebbe risultare un film come i B Movie anni '70, di Lino Banfi (da me adirati!), oppure, una cosa semplice, semplicissima anziché no!
E per forza, vista la loro nota facilità di arrivare ad occupare, scranni di assemblee elettive nazionali e europee, abusivamente -sempre se essi esistessero, però ciascuno può crederlo o meno!- in quanto non mi pare abbiamo una legge elettorale proporzionale e pluripreferenziale, dove i voti bisogna cercarseli (eccome...bisogna farlo!).
Costoro (saranno ipotetici?) difatti, sono lì, in quegli emicicli ed incedono nei palazzi di Camera e/o Senato, tentano persino di divenire membri dell'Esecutivo nazionale, a fronte dell'appartenenza ad un discutibile 'cerchio magico', quasi fossero, in un caso, badanti discinte, mentre in un secondo, slinguazzanti presuntamente amorosi, della figura primigenia, ovvero chi risulta essere l'assistente principe, di un satrapico soggetto, piuttosto senile, per non crederlo rimbambito.
Patti chiari, stiamo descrivendo scene e soggetti, i quali potrebbero stare in qualsiasi luogo del pianeta, quando però il sistema politico è all'asfissia, zoppica e pencola, al punto tale, che ci si troverebbe persino, altri figuri, i quali a loro volta, governerebbero una Regione a fronte di un'elezione dovuta alla sommatoria dei candidati collegati che gli hanno consentito la vittoria (senza che il Presidente abbia potuto dimostrare un suo specifico peso elettorale) e per di più, i tal Presidenti (immaginari o meno, fate vobis!), avrebbero brigato, per cooptare un loro parente prossimo in Parlamento e non contenti di ciò, persino agevolato la 'rinomina' a deputato e (magari?) anche quella a Sottosegretario di Stato, della madre del proprio figlio biologico (al netto del figlio e del fatto di trovarci innanzi a soggeti, operanti, in regioni diverse!).
Beh, non c'è che dire, un quadro (irrealistico?) di un mondo in cui la politica verrebbe percepita -ingiustamente!- come sterco del diavolo, sol perché questi (immaginari?) figuranti, fanno apparire il Palazzo come un nemico, senza considerare, viceversa, che sono i suddetti occupanti del Palazzo, ove mai esistessero -ma esistono? Boooh!- i nemici, non, certamente, le istituzioni che avrebbero, ignobilmente vilipeso o occupato 'manu militari'.
Certo, la sofferenza e la costernazione, le ho tutt'e due, se dovessi spiegare ciò all'estero, però, vi sarebbe persino da ridere nel farlo, ed infatti, se ciò fosse vero, lo faccio eccome, tanto ho amici (persino noti!), parenti pure e parlo le lingue straniere, che tali (irrealistici?) costoro, trovandosi in contesti simili ai miei, parlerebbero con il linguaggio maccheronico che hanno già di per sé esprimendosi in italiano, figuriamoci, perciò, con l'inglese e il francese: Mater Dei, gratia plena!
Insomma, risulterebbero alla stregua di Totò e Peppino, a Milano, guarda caso, interpretando il film della Malafemmina.
Che non me ne vogliano i due geniali e immensi attori, ma rispetto alla morale in capo ad un (inverosimile?) quadro, or ora descritto, tra parenti, badanti, mediconzoli e malefemmine, verrebbe da dire, ricordando un altro film (cioè quello di Benigni e Troisi): "Non ci resta che piangere"!
Vincenzo Speziali
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