di VINCENZO SPEZIALI
Cartesio insegna il metodo empirico, quindi applicandolo -seppur in ambito aristotelico come quello della deduttivita`- avremo un risultato positivo: da qui, ovvero con simil premessa, mi incammino lungo il selciato 'ragionamentale'.
Ieri Travaglio -impareggiabile manettaro di quarto ordine, odiatore seriale, goditore di tragedie altrui, miserabile moralista, (neo)giacobino da acquistare 'un tanto al kilo', megafonista di procuratori dediti al komeynismo più becero e fanatico, insomma uno a cui andrebbe bene l'anatema dei colleghi e dei superiori di Fantozzi, verso il quale al surreale ragioniere di Paolo Villaggio si rivolgevano con l'epiteto di 'mer...ccia'- dicevo, ieri, tal costui, strillava come un'aquila (o anche con gli acuti, classici, degli eunuchi, oppure degli evirati alla Farinelli, ma differentemente dal personaggio storico, era estremamente non melodioso, perciò deprecabile), in quanto il suo (pseudo)dire, veniva condito da velenose critiche, circa la riforma sacrosanta, che il Ministro della Giustizia Nordio, ha giustamente e coraggiosamente, avviato.
Eh già, impedire 'macelleria' mediatico-giudiziaria, limitare 'manette facili', ripristinare garanzie anche per gli indagati (quindi, ossequiare così facendo ed intendendo, il principio della certezza del diritto, poiché in caso contrario non certezza si tratterebbe, bensì di arbitrio sommario e unilaterale), ha dato ai nervi di questo soggetto, il quale se mi capitasse a tiro, a lui - e ai suoi consimili!- gliene direi altro ancora.
Ciò premesso, se le reazioni sono queste, è confermato che chi la pensa come costoro, ha chiuso i battenti, celebrando in un battibaleno, assieme ai funerali di Berlusconi, la fine della 'Guerra dei Trent'anni', cioè l'immondo abominio, che taluni P.M. -piu` o meno, eterodiretti- hanno compiuto, con e grazie al complemento (e al completamento) di certa stampa prezzolata, fobica, bugiarda e asservita (ovviamente al potere prepotente, illegale, sovversivo e illecito, di certa fazione procuratorile), i quali svilupparono e dipanarono, dall'infausto 1992, una simile Canea, tanto da rendere i Tribunali (con annessa l'amministrazione della giustizia) o dei lupanari a cielo aperto o dei gironi infernali, i quali a loro volta, nemmeno Dante Alighieri, avrebbe potuto ben descrivere.
In quel tempo, difatti (cioe` il 1992) il fanatismo moralista di lorsignori appena tratteggiati, propugnò l'attuazione della seconda repubblica, la quale da parlamentare e partitocratica -e qui, il partitocratico è un termine che apostrofa positività, pluralismo e libertà, non le apocrife nefandezze, date ad intendere dalla falsa narrazione- volle plasmarla in repubblica giudiziaria, ovvero un regime che sa di misto tra fondamentalismo islamico stile ISIS e sovietismo comunistoide, tipo quello della fu (e fallita!) Russia Stalinista.
Insomma, parliamo di un combinato disposto, che c'entra con i cardini liberldemocratici e del rispetto dei Diritti dell'Uomo, alla stregua dei cavoli a merenda o come le liturgie del Vangelo con le 'sure' (sarebbero i versetti) del Corano.
Per non parlare poi, che la stessa Riforma Nordio, mira a fermare un apocalittico cortocircuito, tipo quello disdicevole, subordinatorio ed insopportabile, rappresentato dal continuo 'commentari' -da parte di taluni giudici e più di certuni (ma solito!) P.M.- circa le norme e le leggi, che la politica, attraverso i suoi leciti poteri (esecutivo in capo al Governo, legislativo in delega al Parlamento) promuove e promulga.
Paradossalmente, in un simile mondo che cristallizza la 'Teoria del Caos' (tanto cara a Lowrence, ovvero il materico che la formulo`), sarebbe come se un uscere di una multinazionale, si mettesse a concionare, circa le disposizioni derivanti dal proprio datore di lavoro o dal CeO della stessa società: altro che sindacati, vi sarebbe licenziamento unilaterale, per giusta causa, senza null'altro aggiungere.
Poi, vi è da mettere nel conto, persino, una minaccia di agitazione che l'Associazione Nazionale Magistrati potrebbe a sua volta 'agitare' in campo, pure se non credo che Nordio si faccia impressionare dai suoi ex colleghi, ovvero lo sciopero, perché alla fine, potremmo sempre ricorrere ai sani metodi del mio vecchio amico Francesco Cossiga, che per far rispettare ordine (costituzionale) e legge (statuale), andava per le spicce, cioè quando fece intervenire le forze armate (segnatamente i Carabinieri) e ripristinò d'incanto (come avvenne nel Giugno del 1991) assennatezza da parte del CSM (che non è il Centro di Sanità Mentale, bensì il Consiglio Superiore della Magistratura), poiché ebbero la malsana idea di mettersi contro le prerogative del Capo dello Stato, cioè proprio Cossiga.
Persino nel nostro caso, potremmo trovare soluzioni similari, qualora ci fosse strumentale (e sovversiva, soprattutto sovversiva) 'interruzione di pubblico servizio', quale sarebbe ed è, l'attività nei tribunali, da parte dei magistrati tutti, senza lai e bai di un Travaglio qualunque o di un Musolino qualsiasi, oppure di chiunque faccia da imbonitore per le manette altrui, senza vedere che in casa propria si rischia tanto e tanto ancora, proprio in tal senso.
Mi si dirà, come ciò sia o potrebbe apparire una scelta traumatica, forte, oppure anche dura o persino dirompente, epperò rispondo testuale: cos'è, invece o di converso, quanto abbiamo assistito, attoniti ed impauriti, noi cittadini, da quando questo è iniziato, cioè nel 1992 e più precisamente la 'gattabuia preventiva', con la grancassa megafonizzante di una pubblica accusa invasiva, settaria, parziale e non in virtù di un procedimento passato in giudicato?
Talvolta, servono azioni temerarie, per ripristinare non legge e ordine, semmai democrazia e buonsenso.
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