di VINCENZO SPEZIALI*
In politica -quando è veramente tale, quindi in capo ai politici, i quali devono essere considerati professionisti, in quanto trattano una materia considerata come primaria professione concettuale- è anche d'uopo, nei tempi che viviamo, aguzzare l'ingegno.
Per dirla alla Necchi, il barista di 'Amici Miei' -splendido capolavoro di Monicelli, in cui gli attori erano comici non solo credibili ma eccelsi, quindi il contrario di Beppe Grillo- proprio nell'incedere di una scena, il personaggio esclamò: 'Che cos'è il genio? È fantasia, intuizione, colpo d'occhio e velocità d'esecuzione'.
Ecco, che qualcuno intorno al povero On.Prof. "piddino' Antonio Viscomi -ieri 'immateriale Vice Oliverio, oggi futuro ex Parlamentare- di per sé già tremebondo per proprio carattere -il che ce lo rende ancora più teneramente simpatico- adesso sarà senza meno, persino, tramortito.
Già, infatti, la sortita del suo 'duplice' collega (Cattedratico e Deputato) Francesco Boccia, che gli ha rifilato veleno, non con la polpetta bensì tramite il polpettone (dalla stazza non propriamente smilza del destinatario) -ovvero proponendogli di candidarsi al Consiglio Comunale di Catanzaro- ha fatto sì che il 'nostro' divenisse ostaggio di incubi, terrori e soprattutto visioni.
Queste ultime, chiaramente da ricercare o nella figura barbina elettorale -in loco Catanzaro- oppure nel trovare un modo che gli permetta di salvare la faccia e argomentare un credibile diniego, concettuale, partitico, politico ed altro ancora.
Povero, povero On. Prof., prima potenziale vittima delle sue stesse elucubratiche pratiche da e tra accademici: candidare un docente al pari suo, Sindaco della città Capoluogo Regionale, spacciato quale risorsa dello stesso Partito a cui il suo candidato non appartiene, ma che si è visto imposto dagli aguzzini -e non alleati sinceri e sentiti- del PD, nelle cui file -per le politiche- il prossimo anno, l'ologrammatico Viscomi, difficilmente troverà posto.
Se il vaticinio or ora illustrato, si avverasse -tralasciando la vittoria o la sconfitta comunque fiorita e pure di Fiorita- dicevo se quanto ho prefigurato dovesse realizzarsi, trasponendo il tutto -con dovute ed esilaranti differenze- si potrebbe pensare che il futuro ex Deputato e Professore stia ai risultati positivi, come Michele Sindona o Roberto Calvi lo erano per le amministrazioni delle loro rispettive banche.
In ogni modo una cosa, anzi, un saldo potrebbe essere comune e cioè: in capo ai due finanzieri vi sono stati -alla fine della fiera- scarsi guadagni, per il 'nostro politico per caso', di converso, ' votini pochi'.
A questo punto, per carità cristiana e di patria, sovviene e si impone un consiglio da dargli: On. Prof. Antonio Viscomi, poiché se si candida sarà un dramma consumato nell'urna, ma se non lo fa sarebbe ammetterlo prodromicamente, pensi ad una terza eventualità che di seguito Le illustro.
Si procuri, attraverso atti di ben calcolato autolesionismo, plurime fratture nei giorni attorno la presentazione delle liste, cosicché dal letto di un reparto ospedaliero di traumatologia, nessuno, nemmeno il mio amico Enrico Letta, potrà biasimarLa per aver rifiutato, né tantomeno accusarLa di alto tradimento a fronte dell'ammutinamento del campo bellico, non ucraino, bensì catanzarese!
Mi creda, solo ciò sortirà l'effetto sperato ed è già come se mi avesse ringraziato.
*Coordinatore Regionale Calabria dell'Area di Centro e della Federazione Popolare dei Democratici Cristiani
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