di VINCENZO SPEZIALI
Non c'è che dire, poiché giorno dopo giorno, ci ritroviamo senza limiti e privi di qualsiasi freno inibitore, chiaramente da parte del futuro ex Sindaco, cioè Nicola Fiorita, sempre più nelle parti di un qualunque o qualsiasi Luigi XVI° di Francia, nel mentre assiste ai prodromi della Rivoluzione che lo travolse.
Intendiamoci, qui, nel caso specifico, non ve n'è traccia dell'aristocratica regalità borbonica -e se per questo, nemmeno di quella Coburgo, la quale mi appartiene in virtù dello 'jure uxoris' (vale a dire, per diritto della propria moglie!)- poiché si sa che a 'Fioritalandia' (intesa quale cerchia stretta dei fioriteschi fioritiani), ci si adombra eccome, allorquando si intravede un po' di questi ambienti nobiliari.
È normale, lorcostoro son così, mentre io, eziandio, il loro opposto, aggiungendo anche, in Gloria di Dio e mio sommo gaudio o audace fortuna! D'altronde, il futuro ex Sindaco, forte della sua arroganza da metaverso, risulta pur sempre deboluccio -anzi che no!- circa la sua non maggioranza nel Consiglio Comunale, anzi, aggrava il proprio 'non essere' insolentendo i componenti a lui avversi - perché non gli sono proni- e sempre il futuro ex Sindaco di Catanzaro dimentica che tali Consiglieri agiscono in siffatta maniera, proprio in ossequio del loro mandato elettorale, che, sempre il solito Fiorita, dimostra di disprezzare.
Tra l'altro, i reprobi -non secondo Sant'Agostino, bensì per anatema 'nicolesco': ma va, va e pure veloce, ovvero 'te c'hanno mai mannato a quer Paese?"- dicevo i presunti, ma non veri 'insubordinatori', si trovano, ad essere insultati dal 'ridens' (nonché prossimo non inquilino, giammai di casa sua, bensì di Palazzo de` Nobili), al punto da non comprendere che altro ci si possa aspettare o di cosa ci si debba meravigliare, visto lo sbando del solito Nicola, il quale dopo l'intemerata a mezzo stampa, ovvero quella dei "beceri", mi appare alla stregua del suo più consono consimile da culturame ideologizzante, cioè l'omonimo Ceausescu.
Questa simmetria con cui accosto un dittatore cruento al perennemente 'ridens' futuro ex Sindaco del Capoluogo di Regione, è corretta quanto mai e di seguito, spiego il perché, prendendo l'argomentazione, persino al netto dei preamboli, tanto amati dal 'mio' Arnaldo Forlani e di cui sono pratico pure io.
Qualcuno, darà la colpa a me, visto che una volta mi si è fatto presente come il sottoscritto 'sminuirebbe' una tal fauna di politicanti, epperò io lo faccio -se lo faccio e quando lo faccio!- a ben ragione e sfottendo, sfottendo di gusto, per di più con somma gioia -lo ammetto, onestamente!- è perché i fallimenti della Giunta, stanno sconquassando un'intera città.
Ma allora perché, mi si potrebbe imputare qualche responsabilità? Presto detto: si tenta di imitarmi -a me, inimitabile!- non avendo il mio stile e soprattutto, in 'absentia' -per costoro- delle ragioni che io ho o che rappresento, per di più credibilmente, senza voler considerare quanto il mio tono ciarliero serve a coprire la desolante desolazione, oppure la triste tristezza, di vedere Catanzaro (essa si!) insolentita e malgovernata.
E già, io la città la difendo, suono la sveglia, produco documenti (che il Sindaco avrebbe tardato a fornire?), irrido -con e per sconsolato dolore!- questi 'avventisti' (ma saranno pure avventurieri? E saranno, financo fallimentari?), mentre qualche sprovveduto -dal perenne sorriso forzato!- al di là di essere -ma solo apparentemente!- Bamby, dileggia coloro i quali svolgono il ruolo di opposizione in Aula.
Anzi, già che ci siamo, al succitato e incredibile dileggiatore, vorrei rinfrescargli qualche rudimento minimo e basilare, cioè che in qualsiasi democrazia chi è preposto a far ciò, ovvero l'opposizione, non solo si deve rispettare, ma la funzione medesima (al pari del diritto di satira e critica assertiva), ne rappresenta l'anima, quindi è per di più tutelato, costituzionalmente, non certo per grazia ricevuta e men che meno per 'benevolentia Nicolae' (dal latino: benevolenza di Nicola). Quando accade ciò, è il solito deprecabile fare delle non vere 'anime belle' di un sinistrume sinistro, aconcettuale ed arrogante, che si nutre del finto buonismo di 'personaggi in cerca d'autore', i quali assumono non solo le fattezze fisiche del futuro ex Sindaco, ma persino quelle di frustrati energumeni pseudoconcettuali -afflitti da logorrea patetica- come un certo (ma vero?) signor 'Blablabla`, che nel passato remoto Carmelo Pujia, Agazio Loiero, Mario Tassone, Angelo Donato, Donato Veraldi, Marcello Furriolo, Ciccio Mirante, Riccardo Misasi e Franco Petramala, 'sfottevano' di sottecchi, senza dimenticare Sergio Abramo, Pino Galati e Mimmo Tallini (onestamente in tempi più vicini), però da me sempre difeso, pur se da oggi non intendo più assolvere il compito.
Anche questo insulso signor 'Blablabla`', che mi pietiva aiuto elettorale, durante le ultime comunali -salvo poi volersi imporre con il suo non pensiero e con le stilettate ai figli dei 'Grandi della Patria' (a cui mi ha chiesto di consegnare loro, ricostruzioni mendaci o comunque frutto di una sua mente odiosamente maligna)- dicevo tal signor 'Blablabla`', spacciandosi per dissertatore (in luogo ad essere, di converso, un paraintellettuale) propala variabilità interpretative con parole (da nessuno considerate) e che per di più smercia come miele, mentre altro altro non sono se non fiele.
Poi, sempre costui spera o confida in virtù della sua falsa amorevolezza verso il fururo ex Sindaco -da costui sbrindellato (ovviamente in privato, di nsscoto!) con epiteti irripetibili e peggiori dei miei, che almeno il sottoscritto a Fiorita rivolge in faccia, a viso aperto e per giusti motivi- dicevo il signor 'Blablabla`', attende, mellifluamente, con la lingua penzoloni, che il solito Nicola (poco importa se nelle vesti di Luigi XVI ° o di Ceasuscu) gli conceda un 'ciminin' (chiedo scusa, errore di scrittura automatica: un cincinin) di incarico da risulta, visto che già a Luglio lo hanno scartato e prima lo è stato, a Giugno, durante le elezioni e per l'ennesima volta, coerentemente al suo passato, in cui si è cimentato con consultazioni dirette.
Eh già, signor 'Blablabla`', quando si tratta della 'cuenta del votar, difetti fino al cascar', perché non ti trovi con l'attuazione della imposizioni DC, al cui interno si dava spazio pure a te, ma solo perché in mezzo a tanta sapienza che avevamo, dovevamo pur dare cittadinanza -coerenti al concetto di democrazia rappresentativa- persino ai fessi, tanto comunque si riusciva a 'sterilizzarli', per non fargli creare danno, ovviamente senza fare in modo di farci accorgere da questi ultimi (ovvero, sempre i fessi!).
Eppure, vien da chiedersi e 'non vien dal mare' -come ci ricorderebbero i fantozziani films di Paolo Villaggio (patti chiari, sempre più consoni alle performance, di questo caravanserraglio fioritesco)- ma la città, può andare avanti così?
Certo che no, perciò dobbiamo continuare la battaglia di civiltà, di amore verso Catanzaro e di buona politica, facendo in modo che si torni al voto, il prima possibile, sgombrando il campo da questi 'turisti' dalla moralistica -e quindi disdicevole'- comportamentalita`, senza omettere che se cincischiassero oltremodo, menando il can per l'aria, i Consiglieri dell' 'opposizione maggioritaria' -cioe` ostacolando lo scioglimento anticipato dell'Amministrazione Comunale in corso- financo loro, sarebbero da considerarsi corresponsabili del disastro parapolitico/pseudoamminnistrativa, quindi alla stregua di un parafrasato 'disastro confesso'.
Quale sarebbe la parafrasi? Lo spiego di seguito: il fallimento con gli stolti! E qui gli stolti, sarebbero tutti costoro, ma proprio tutti. Nessuno escluso!
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736