di VINCENZO SPEZIALI
Passano i giorni ed anche quello consacrato alla passione, ma il 'Cacciari di Gagliano' continua con il suo modo insano, ovvero credere che lui sia Tolomeo e gli altri gli ruotano attorno, non avvedendosi come tale concezione sia stata smentita dai fatti e dalla storia.
A tal punto, sovviene in soccorso, proprio un non tolemaico per eccellenza -il quale sta in mezzo agli studiosi della teoria avversa, che sono pure Copernico e Keplero- cioè Galilei (però pure costui aveva la barba, anche se al tempo stesso era un genio!), di cui ad uopo ricordiamo la frase illuminante: "eppur si muove"!
Ecco, essa venne pronunciata per dimostrare l'infondata avventatezza di chi sosteneva il contrario -per di più sbagliando- rispetto alla scoperta della sua teoria, giustamente rivoluzionaria.
Quindi, "eppur si muove", qualcosa con ciascuno, ovvero grazie a chi non accetta -supino e tapino- l'impostazione arrogantemente pseudocattedratica del 'dominus delle sette liste' di sua pertinenza iniziale (di cui nessuno ha visto i lembi, tanto da indurci a ricorrere a Federica Sciarelli di "Chi l'ha visto"?, alfine di rintracciarli, il prossimo mercoledì sera, su Rai 3).
Anzi, a tal proposito, si è innescato un meccanismo talmente bizzoso, che persino chi -avventatamente- lo ha appoggiato, dall'inizio ed in loco, deve fare i conti con un fronte interno al suo stesso Partito, sempre in loco.
Ora, a parte il fatto che la strategia del 'Cacciari di Gagliano' risulta quella di balcanizzare le forze politiche -dopo aver fatto la stessa cosa con la sua di origine, per poi lasciarla, a fronte della candidatura a Sindaco mancata, al pari dei bimbi capricciosi che riprendono il pallone in seguito alla sconfitta di una partitella di cortile- ciò premesso, il pseudocattedratico della politica (dimenticando come il sottoscritto sia il suo Magnifico Rettore), adesso crede persino di essere diventato una sorta di 'Re Sole nostrano'.
Insomma, roba da fare tremare le vene e i polsi, dove però l'allegorica situazione ci sta tutta,
poiché al pari di ogni re, il Cacciari di Gagliano, ha la sua corte di rispetto -su questo punto tralasciamo!- con Stanlio senza Ollio, ma pure Ollio sempre con Stanlio -e come farebbe mai, d'altronde Ollio, se non avesse Stanlio? Incederebbe in segreterie, le quali poi altro non sono che osterie!- oppure fanfaroni da fanfara, che smerciano liste mai avute e simboli a loro tolti, al pari delle assicurazioni ritirate agli assicuratori.
Più che uno schieramento elettorale -civico o meno si vedrà, ma stiano certi costoro, difficilmente si realizzerà- dicevo, più che un'alleanza, sembra l'imbarcadero degli improbabili narcisi (le fattezze fisiche, confermano la mia giusta osservazione) con una destinazione di già prefigurata: Girifalco!
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