di VINCENZO SPEZIALI*
"È antipatico dire "avevo ragione io", pur se ciò risulta giusto e rappresenta una verità talmente ovvia da avere ragioni non solo da vendere, bensì da svendere e per di più a prezzi di saldo (proprio perché esse sono in sovrabbondanza).
Nei miei interventi del 25 e del 27 Febbraio, oltre che in quello del 2 Marzo - e per essere onesti fino in fondo, in qualsiasi altra occasione sia passata, sia presente e sia futura- più volte rilevo -e rileverò- le indadeguatezze dell'attuale Ministro degli Esteri (nonché auspicabile futuro ex, non solo uomo di Governo, bensì Parlamentare e aspirante politico), poiché risulta giusto -ahime', ahinoi, ahitutti!- il mio paradigma quando accennavo che i guai arrivano sempre accompagnati.
Non solo, difatti, ci troviamo ad affrontare la crisi ucraina -e ciò che ne discende, con le relative implicazioni belliche, economiche, diplomatiche, energetiche e storiche- ma dobbiamo persino essere "richiamati" ninentepopodimeno che da Sergej Lavrov (Ministro degli Esteri Russo) e dal di lui staff, i quali hanno impartito una lezioncina mica male all'enfant prodige di Pomigliano d'Arco, Di Maio appunto, del quale ricordo la sua autentica specializzazione, ovvero la divulgazione di odio sociale e falsità storiche e omettendo, per carità di patria, la più nota, cioè rivendita di bibite al S.Paolo di Napoli.
Verrebbe da commentare: non c'è mai limite al peggio...et etiam sic transit gloria mundi!
Patti chiari, non è che il sottoscritto si trovi in disaccordo con l'ostilità manifestata persino "dall'homo dimaiens" -singolare esempio di appartenenza alla linea evolutiva dell'uomo che parte dall'l'Australopithecus- ma sta proprio qui il nocciolo del problema e cioè l'impreparazione politico istituzionale -per non definirla improbabilita`- del soggetto preposto alla guida della Farnesina, per di più in un delicato momento come quello attuale.
Sono io il primo ad aver "attaccato" il Presidente Russo, appellandolo però con il titolo gelido e distaccato di Signor Putin e non "animale"(su cui, legittimamente, si può convenire che egli sia e che gli si possa ciò appioppare), però un Ministro degli Esteri -tra l'altro di un Paese importante quale dovrebbe essere il nostro- non deve farlo e soprattutto, men che meno, in una trasmissione televisiva, con tanto di sghignazzo mimicofacciale e bella mostra di abbronzatura artificiale, quasi che si stesse discutendo di qualsivoglia amenità.
Sarebbe gioco facile se io proponessi un paragone -non azzardato, bensì blasfemo- con alcuni illustri predecessori del "bambino Gigino" tipo (li elenco in ordine cronologico) De Gasperi, Piccioni, Segni, Fanfani, Moro, Rumor, Forlani, Colombo e Andreotti -tanto per riferirmi ai miei- epperò lorsignori rappresentano ciò che la "setta grillindimaiesca" hanno stuprato e vilipeso, cioè cultura, saggezza, onestà, lungimiranza, eleganza e politica. Le vere e le migliori!
Purtroppo, invece, abbiamo visto recapitare all'indirizzo dello "scugnizzo che volle farsi statista" -mortificandoci per l'appunto- la nota del Governo putiniano che recita: "Una strana idea di diplomazia”, riferita al nostro presunto uomo di stato, che prosegue con l'ulteriore stilettata “la diplomazia è stata inventata solo per risolvere situazioni di conflitto e alleviare la tensione, e non per viaggi vuoti in giro per i Paesi ad assaggiare piatti esotici ai ricevimenti di gala”. Ed ancora: “I partner occidentali devono imparare a usare la diplomazia come professione”.
A questo punto è meglio fermarsi qui, poiché le contrazioni duodenali rischierebbero di farmi avere ulteriori fastidi gastrici, senza dipanare il dubbio in capo a tutti se ciò sia dovuto per la giusta rabbia o per l'amara ed ironica ilarità: chi mi conosce sa che si deve propendere per la prima motivazione!"
*Coordinatore Regionale Calabria dell'Area di Centro e della Federazione Popolare dei Democratici Cristiani
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