Vincenzo Speziali: "Le 'Brigate' di Grillo e il silenzio degli 'eletti' in Calabria, cioè de Rhao e Scarpinato"

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Vincenzo Speziali: "Le 'Brigate' di Grillo e il silenzio degli 'eletti' in Calabria, cioè de Rhao e Scarpinato"
Vincenzo Speziali
  19 giugno 2023 17:59

di VINCENZO SPEZIALI

"Tutto ciò che si aggira o impatta nel 'cinquestellismo (de)cadente', mi provoca avversione, non solo da un punto di vista ideologico, bensì, ed anche, antropologico.
È sempre stato così, sin dall'inizio di questa discutibile e pericolosissima parentesi (non) politica, poiché alla base vi era una miscela di odio sociale, inciviltà giuridica, pressappochismo tipico da 'inculturame' e avversione per la meritocrazia.

Banner

Se a questo aggiungiamo pure moralismo e falsità, assieme al 'manetterismo' (almeno il giacobinismo, per quanto degradante, è un episodio storico, che tutti costoro, non saprebbero e  non sanno nemmeno in che epoca collocare, ma glielo dico io: La Francia e la sua Rivoluzione di fine 1700, con Maximilian de Roberspierre), quale risultanza, ne abbiamo una da rabbrividire, poiché ho ben descritto -e dimostrato!- l'essenza intima di un siffatto movimento parapoliticante.
Sovversione, solo sovversione, nulla più e poco meno del tollerabile, con in aggravio incoerenza -nei costumi, nei dichiarati e nei comportamenti- oltre a ridicolaggine di molti tra i suoi adepti.

Banner

Vieniamo al dunque: Beppe Grillo, loro fondatore e sempiterno 'garante' -ma poi garante di cosa? Booh, vai a saperlo!- il quale si sperticava in arresti facili, esemplari condanne preventive, è, egli stesso, un notorio pregiudicato per omicidio plurimo colposo e il di lui figliolo -tra le altre cose, le quali, ovviamente, confermano quanto io abbia ragione nel combattere un'incrostazione simile, seppur con i mezzi leciti e legali, della politica, del buonsenso, della morale e delle norme- dicevo la prole 'grillesca', è sotto processo a causa di un'accusa che se fosse stata formulata si figli di Forlani, Craxi e Andreotti, sarebbe caduta giù la Repubblica Italiana (e comunque, l'educazione impartita ai rampolli dei grandi or ora citati non avrebbe mai potuto produrre un similare abominio), cioè, mi riferisco in luogo a Ciro Grillo, al procedimento sulla violenza sessuale di gruppo.

Banner

Il padre, invece di nascondersi sotto qualche bruma o di abbracciare un WC qualunque -magari cantandogli "Non son degno di te!"- ne combina una dietro l'altra e i suoi 'aficionados stellati', tutti lì a cuccia, ad applaudirlo, pur se quanto propugna, sconfina, eccome se sconfina, nella violazione del codice penale (per non parlare del senso civico, quello vero, per intenderci!).

Difatti, l'ultima uscita di questo discutibile imbonitore (cioè, sempre Grillo) è una tavanata pazzesca, piuttosto che un vero e proprio reato, configurabile con l'apologia del terrirorismo (che per intenderci fu, espressamente e precisamente, la Democrazia Cristiana tanto vituperata da tal indegno costui, a sconfiggere in nome e per conto dello Stato e delle sue istituzioni, rimettendoci persino la vita del suo leader, cioè uno Statista vero e del calibro di Aldo Moro, mica di Giuseppe Conte).

Indurre i tuoi aderenti ad indossare passamontagna e a costituire 'Brigate', non è proprio una cosa simpatica e la memoria, ci riporta, inesorabilmente, a brutti, anzi orrendi ricordi, dove le persone perbene, tra cui tantissimi DC -ma anche socialisti, oppure magistrati (non certo i fanatici manettari che tanto piacciono a questi 'scappati di casa' di Grillo&co) o financo poliziotti e giornalisti- venivano falcididiati, da altre 'Brigate', ma pur sempre barbare e incostituzionali.

Chi ci dice che queste dei grillini siano 'Brigate' che poi non sconfinano in qualche cosa di più cruento degli apparenti propositi iniziali? E questo proositi iniziali, soggiacciono altro?
Ma soprattutto, quei due...si quei due, ovvero Cafiero de Raho da Napoli e dalle Procure di Reggio e da quella Nazionale Antimafia e Antiterrorismo e Scarpinato da Palermo e dalle Procure Generali Siciliane tutte, invece di propagandare apocrife, personalissime, settarie e non definitive e men che mai riscontrate loro ricostruzioni antimafiose e antitutto (e tutti), invece di smerciate il protagonismo aurorefenziale di cui sono endemici portatori per sé stessi e niente altro, che dicono? Che fanno? Come stigmatizzano? Nulla, silenzio, nessun commento!

Eh già, sono entrambi "cooptati' in Parlamento -per altro attraverso un 'piazzamento' persino in terra di Calabria, dove non si vedono più ormai e aggiungo pure, per grazia ricevuta e nostro sommo gaudio, da mesi e mesi, perché tra l'altro, a loro cosa frega? La cadrega l'hanno ottenuta- ma se dovessero minimamente azzardarsi a fiatare su questioni inerenti inchieste preventive, arresti cautelari o la non definita posizione di poveri cristi accusati di Mafia (poiché è solo una similare forma di sterile propaganda che li ha fatto andare avanti nelle carriere di magistrati prima e di politicanti oggi), per prima cosa li prendo a pernacchie in faccia, poi gli ricordo ad etrambi che pure essi stessi hanno qualche cosa di "immoralistico' (è la cifra che contraddistingue in cinquestellismo o cosa diavolo sia) da dover giustificare urbi et orbi (e orbi non sta per i ciechi!).

A proposito, e qualora 'venti matti e potenti' dovessero spirare più forti su contrade e colli (saranno tre?), avremo la possibilità di ascoltare qualche parola di commento o di altro che sia in linea con la becera propaganda, che loro portano avanti, ma contro gli altri? Staremo a vedere e per il momento...ho detto tutto!"

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner