Vincenzo Speziali: "Le ragioni (condivise e condivisibili) di Guido Crosetto"
Vincenzo Speziali
29 novembre 2023 08:33di VINCENZO SPEZIALI
Qualora qualcuno, ancora pensasse, che 'Alice nel Paese delle Meraviglie' esistesse -e colei fosse vergine, in luogo al suo (almeno per me!) 'rapporto' con il coniglio- non solo non insolentisse, bensì si sbaglierebbe di luogo e ambito, poiché dovrebbe frequentare un mondo reale, non certo quello delle 'tragedie' (a cui sono dediti, certuni 'magistrati, ovviamente ed in primis, afferenti alla 'pubblica accusa'!).
Ordunque, si fa un gran baccano, sempre più travolgente, a causa di 'un postulato apodittico', cioè per un dato di fatto: i magistrati -principalmente i P.M.- sono appartenenti alla stessa 'categoria' dei loro colleghi 'giudicanti' (già di per sé, la tal cosa non può, certamente, renderci 'certi e sereni' di scevro 'giudizio')- spesso divengono 'inquisitori laicofamatici' -come dimostrano i procedimenti di Craxi, Andreotti, Forlani e...Pittelli).
Anzi, presuntamente, si 'atteggiano' a 'molok etico' (e l'etica, in capo a loro, diviene 'discutibile moralismo d'accatto'?)- e in 'absentia' (la locuzione è in latino, non in 'latinorum'), di coraggio e autorevolezza della politica (perché di politici siamo rimasti in pochi!), tal costoro, sconfinano e debordano, ovvero fanno pesare il loro soverchiante (e prepotente?!) potere.
Da qui perciò, la 'denuncia' dell' irrituale -anzi 'intollerabilmente sovversione' (e adesso che l'ha detto, persino un Ministro della Difesa e per di più in carica, nessuno pensi che io sia solo e comunque arrestatatemi pure, magari con accuse fantasiose, così la gente scenderà in piazza per protesta e, conseguente, sollevazione popolare!).
Ciononostante, vi è poco da replicare, semmai bisogna prenderne atto, di siffatta ('tragica'?!) realtà, poiché non capisco affatto, perciò, un simile 'bordel', a fronte delle parole -vere, carissime!- di Guido Crosetto, che per inciso lasciò il PDL -nel lontano 2013- anche per non 'mischiare' la sua storia politica, con notori inquisiti, sebbene questi ultimi lo fossero per la loro 'appartenenza' ad una 'parte politica', anziché ad un'altra.
E dai, quindi, a 'buttare la croce', gridare lai e bai, frizzi e lazzi, avverso a chi esprime un pensiero, per di più nella sua legittima 'funzione politica', poiché se lo si fa, 'amine (fintamente!) candide', cominciano ad intonare la giaculatoria della insopportabile sovversione, senza dover definire il tutto, mistificazione anticostituzionale.
Vorrei chiedere: mi si dice quale normativa di legge, verrebbe violata, allorquando chiunque esprime una lecita 'critica' -in senso lato, generale e ipotetico- verso l' 'azione' dei magistrati?
Vogliamo impedire -ex tunc- il libero pensiero, che tra le altre cose è garantito dalla Carta?
Oppure, intendiamo -ope legis- delegare un potere che non gli spetta, cioè, precisamente ad un ad un 'ordine professionale' -poiché` i magistrati non sono un potere, semmai una categoria, poiché il potere è in capo alla Giustizia, non certo a taluni 'esponenti di casta'- e quindi, quello dei magistrati, i quali a loro volta si 'ammantano' e si nascondono dietro il comodo paravento dell'obbligatorietà dell'azione penale (ma che non dicono sia 'disciplinata' dalla loro stessa discrezionalità...tanto per non farci prendere per i fondelli!), bene lorsignori, non appena si vedono 'intaccati' circa il loro 'poterucolo', cominciamo a strillare come eunuchi alla Farinelli o peggio ancora, assumono fattezze disdicevoli -cioe` lanciando 'velate minacce'- e giungono persino a piantarsi torvi ed insolenti, innanzi a chi ha un mandato popolare.
Di converso, ancora sto a chiedermi cosa abbia detto di 'criticabile', quel galantuomo del mio amico Guido Crosetto: anzi, se proprio dobbiamo essere sinceri, trasparenti ed onesti, non solo ha ragione, ma quanto ne discende, dimostra per intero la relativa ed assoluta dimostrazione della medesima.
Ma perché, 'questi qui' non hanno già e molto 'interferito', nello svolgimento naturale della vita politica, 'assassinando' ciò che è la volontà del popolo elettore?
Già, dimenticavo, non lo ammetterebbero mai, in quanto né Komwyni, né Stalin, si consideravano loro stessi dittatori, epperò una 'cosina' agli attuali esponenti dell'Associazione Nazionale Magistrati, la vorrei porgere: se tu, PM, 'inventi inchieste' (e ti fai supportare da un caravanserraglio di 'giornalai'), allora, come io dissi nell'articolo per il mio amico, uomo onesto, probo e martire laico (nonché vittima di stalking giudiziario), cioè Giancarlo Pittelli, Resistenza sia!
Si Resistenza, al pari di come la fece mio nonno stando a Roma e che si trovo` a scappare sui tetti con il suo amico Franco Nobili (sarà una nemesi storica o una beffa del destino, ma pure costui, durante 'il golpe del '92', venne ingiustamente carcerato, poiché la sua unica colpa consisteva nell'essere Presidente dell'IRI...roba da piantare due a schiaffoni in faccia a quell'immondo infame che ne chiese la custodia cautelare in carcere, salvo poi, lo stesso Franco Nobili, vedersi, ovviamente prosciolto, in quanto non sussisteva la 'condotta criminis'), perciò 'solleviamoci' senza avere paura -e qui ricordiamo le parole di un Santo, ovvero Giovanni Paolo II°, che a mami nude ed 'armato' della sua sola Fede, combatte` e sconfisse, i totalitarismi nazisti e comunisti, nel secolo scorso, in onore e gloria, non solo della sua Polonia, bensì a voluttà del genere umano- poiché è sul timore che ogni 'dittatura' prospera, ma le coscienze civili, non possono tacere o sopportare, anche tollerate, insomma, non lecitamente reagire.
Guido caro, a te che conosco da anni e che stimo quanto mai -e tu, lo sai!- bravo, bravissimo e persino 'bis': hai, non solo ridato dignità ad una politica, la quale spesso latita, poiché questo non è 'il tempo di Moro' (Moro sempre Moro, solo Moro!!!), ma principalmente, hai dato 'un giusto allarme', circa l'esistenza di uno 'Stato di Diritto', che formalmente esiste, ma nella pratica, non solo difetta, è assente.
Io, figlio di una Bovalino orgogliosa, 'stuprata' e calunniata, sempre io 'eterno bambino democristiano', ti dico grazie, poiché quanto ha 'dato' mio nonno nelle aule parlamentari e tra i banchi del Governo, fa si, proprio per il tuo 'atto di coraggio', che ciò, tutto ciò, non è stato vano.
Un' ultima cosa: ti voglio bene...e non ti lascio solo!