di VINCENZO SPEZIALI
"Sono testimone di tante cose e depositario di molte riflessioni, plurime confidenze, insomma schegge di vita, non di 'potenti', bensì -aspetto essenziale!- di amici, ma in primis, di esseri umani, cioè persone.
D'altronde, parimenti a quanto ci insegnò il Presidente Moro (Moro, sempre Moro, solo Moro), "ogni persona è un universo", ragione per la quale, due o tre cose, pure in barba ad un abominevole, irrazionale, ingiusto, apocrifo e mendace 'perbenismo moralista e conformista', le dirò pure adesso, nonostante tutto e con buonapace di chi 'avverso pubblicamente'.
Anzi, di costoro ultimi, ho disprezzo pubblico, sociale, morale e civile, poiché sono indegni del contesto di uno Stato di Diritto, quindi ho pure certezza, che allorquando si presenteranno innanzi al cospetto del 'vero giudice', taluni 'magistratucoli' -ed essendo io jettatore conclamato mi contesteranno, financo suddetto stato del mio essere, creando, appositamente, un reato 'giurisprudenziale' quale è il 'concorso esterno', pur se me ne sbatto e lo faccio soprattutto in faccia a chicchessia- dicevo, 'confidando' pure quanto ciò possa accadere presto, essi, saranno immediamente 'messi alla porta', su disposizione di Nostro Signore, previa delega a San Pietro in persona, alfine di indirizzarli al diavolo (secondo me in tutti i sensi).
Difatti, si sa che l' 'Altissimo' è a favore di noi democristiani, principalmente poi di un 'cardinal nipote' quale sono, perciò a tali 'eroi di cartapesta' consiglierei resipiscemza, fin quando ne sono in tempo.
Epperò, sullo sfondo, rimangono macerie e dolori, di chi ha patito ingiuste accuse, persino il carcere in alcuni casi, che poi, a fronte di assoluzione, tali detenzioni, si sono scoperte persino ingiuste, benché gli incolpevoli, il più delle volte, sono stati 'usi a soffrir tacendo'.
Dobbiamo ricordare, la vicenda Tallini? Oppure, rifarci a quella di Marcello Furriolo, il miglior Sindaco di Catanzaro? E che dire del povero Saverio Zavettieri, la cui unica colpa fu quella di non 'essersi fatto ammazzare', per poi vedersi discendere un corollario infame e ignobile? Finisce qui? Certo che no!
Da suddetta furia barbarica, sovversiva e cervellotica -manco fossimo alle prese con psicopatie degne di Froid e Jung- non sono stati 'immuni', nemmeno Riccardo Misasi e Giacomo Mancini, tanto per restare afferenti alle nostre latitudini calabresi e con essi, Agazio Loiero e la buonanima di Franco Fiorita.
E di Leopoldo Chieffallo -si, proprio di 'zio Leo'- ne vogliamo parlare? Sbattuto, persino lui in un fondo di cella, con accuse inesistenti ed insussistenti, a fronte della 'strada che non c'è e non ci fu'! Patti chiari, da ciò non sono stati risparmiati manco giornalisti quali Pasquale Motta o Paolo Pollichieni, benché quest'ultimo, successivamente 'si è ben allineato' al 'vento dei giacobini italicibe alla vaccinara', mentre il primo, per nulla e gli si deve dare atto, con encomio.
'Ormale', quanto, ancora, dobbiamo sopportare noi cittadini un giogo vessatorio simile e deleterio, al tempo stesso, prima di ribellarci, alla stregua dei partigiani contro il nazifascismo?
Per quanto mi riguarda, io sto gia` facendo la Resistenza, al di qua` e al di la` delle sponde interne al Meditarraneo, a viso aperto e senza indietreggiare, poiché chi ha paura muore ogni giorno, chi non ne ha, una volta sola".
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