Vincenzo Speziali: "L'Italia che rischia il 'fallimento' e l'inchiesta (per chiunque) quale origine del caos"

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images Vincenzo Speziali: "L'Italia che rischia il 'fallimento' e l'inchiesta (per chiunque) quale origine del caos"
Vincenzo Speziali
  15 novembre 2023 15:46

di VINCENZO SPEZIALI

"Ordunque, a 'bocce ferme' -le quali prego di non ricondurre allo slang che viene utilizzato per notoriamente visive protuberanze di beltà femminile, seppur per qualcuno in modo volgare, ma certamente consono!- dicevo (se non utilizziamo le bocce, sostituiamo il termine!), adesso e quindi 'a conti fatti', si può e si deve fare qualche lecita riflessione.

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Il sottoscritto è spesso incolpato di essere paradossale nelle metafore -per la verità taluni 'golpisti sciancati', mi hanno accusato, falsamente, di ben altro (ma ciò, alla fin fine, sono 'medaglie al valor civile', da appuntarsi al petto della 'divisa politica', perciò lo faccio e con piacere, fregandomene di suddetti miserevoli costoro)- ma se i paradossi metaforici, li fa il babbo di un presunto stupratore in erba (e che erba!?) e, a sua volta, il babbo medesimo è persino un pregiudicato per omicidio plurimo colposo -sto parlando di Beppe Grillo, ovviamente!- a simil figuro (anzi, 'figurante'), un certo 'simistrume' , anche in (non) 'Stile Fioritesco e Made in Catanzaro', lo  incensa, anzi lo  imbroda.

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Che dire? Potenza di un ideologicume d'accatto, oppure dell'odio istillato, da cellule impazzite della stessa sinistra comunista ed istituzionale (dimenticandosi di come erano aiterovoli, benché in altra epoca), allorquando, sulla spinta effimera di 'fattori esterni ed interni' (ma gli interni erano un riflesso genuflesso agli 'esterni'), si convinse che alfine di prendere il 'potere' -giammai per essi raggiungibile per via democratica, perciò elettorale, cioè sulla base del libero consenso popolare- bisognava perseguire, puntellare, sponsorizzare, ovvero omaggiare, la 'sovversione manettara', di Borrelli, Di Pietro, Caselli&co, iniziata nel 1992 e a tutt'oggi esistente.

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Ma è un Paese serio quello che sopporta, tollera e teorizza di tutto ciò?
Merita di 'essere salvato', nonostante le duplici cogenze belliche in corso (Ukraina e Arabo/Istraeliani), la (de)globalizzazione (sd)regolata e il riposizionamento dell'assetto geopolitico internazionale?

No, purtroppo no, anche se trattasi del nostro o comunque del mio, che amo da morire!
Difatti, se non si ha credibilità, quindi non si gioca un 'ruolo' e la politica istituzionale -derivante dal mandato popolare- diviene 'ostaggio', oppure è sottomessa ad un altro potere, ovverosia quello giudiziario (e qui dobbiamo intenderci: la magistratura è un potere o un ordine? La penso come Francesco Cossiga, percio è un ordine e poi, semmai, a tal ordine, è la politica che può concedere il rango di potere, cioè quello giudiziario, per l'appunto, in riferimento a suddetta categoria), dicevo -tutto ciò premesso- non mette al riparo nessuno, nemmeno e neanche l'Italia, da un default, il quale a sua volta sarebbe prodromico, in virtù delle 'decisioni di Moody's, che giungeranno venerdì 17 Novembre.

A parte la considerazione circa l'inquietudine della data in se (sono molto superstizioso!), nel caso ci trovassimo con la classificazione del rating al ribasso, i nostri 'Titoli di Stato' sarebbero classifica junk, cioè 'spazzatura', perciò non è che vi siano tante 'grandi certezze' o serenità diffuse, sul nostro capo (cioè quello del Paese/Sistema-Italia), oppure innanzi a noi (sempre come Paese/Sistema-Italia).

D'altronde, già si va a rilento, anzi a rimorchio,  comunque sia di 'rimessa', in merito allo stesso PNRR, poiché in qualunque modo la si vuol mettere, il nostro Governo, ancora non è riuscito a mettere in campo, uno degli 'impegni principe' presi con l'UE, cioè la Riforma -totale e radicale!- della Giustizia.
E già, perché siffatta 'quaestio' non è da poco: quale investitore, straniero o italiano, sarebbe pronto a rischiare capitali, con un sistema giudiziario, composto -più di tal volta?!- da una casta, non c'ero di 'Bramini Bostoniani', bensì di 'Ayatollah Komeynisti'.

Sarebbe il paradosso, ovvero un duplice paradosso, se ci trovassimo, ad affrontare le due realtà, le quali di seguito illustro: 1) non si può dare colpe alle buonanime di Silvio Berlusconi e Nicolò Ghedini, se il centrodestra non la fece -una volta 'purgati' prima Pier Ferdinando Casini e poi Gianfranco Fini (a cui lo stesso 'Cavaliere' ne imputava la responsabilità in merito)- poiché è ampliamente dimostrato quanto non sia stato solo il 'conflitto d'interessi' del 'Silvio defunto'. Difatti, se anche senza costui più in vita, nemmeno questa versione della medesima alleanza (per di più con rapporti di forza 'interna corporis' ribaltate) non riuscisse a tenere fede ad un punto dirimente e qualificante, del nostro programma, significa proprio consegnare ciò che resta della dignità o delle vestigia della politica, ad una categoria, ad un ordine, oppure a un 'potere' -si definisca come ogniuno vuole- soverchiante rispetto alle costituzionali azioni del Legislativo e dell'Esecutivo; 2) epperò, se noi italiani, da dopodomani in avanti, venissimo certificati con le 'pezze sul detetatano' (cioè il didietro fisico, sebbene, aulicamente descritto con termine forbito), sapremmo di chi sarebbe la compartecipazione primaria a suddetta situazione, ovvero potremmo tranquillamente, dare responsabilità a chi ha determinato in gran parte ciò, quindi -persino al netto delle manifestazioni 'sovversivamente inopportune' a chi ha partecipato la Giudice Apostolico, contro il Governo legittimo del 2018- dicevo ragione per la quale, da questo ipotetico futuro prossimo, gli zelanti sindacati, andassero a manifestare sotto le pertinenze della categoria di specie, a cui or ora mi sono riferito, senza 'strillare' come aquile o 'eunuchi farinelliani', avverso il Centrodestra o i politici in generale.

Già, perché non tutti i politici sono pavidi -io in primis!- pur se molti, hanno preferito assistere inermi a questa 'colonna infame' ben descritta da Manzoni, il quale però disse pure: "Se uno non c'ha il coraggio...non se lo può far venire"!"

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