Vincenzo Speziali: "Maligna strumentalità contro Salvini (che stimo e di cui sono amico) e rinnovo il mio affetto per Denis Verdini"
Vincenzo Speziali
31 dicembre 2023 07:50di VINCENZO SPEZIALI*
Ho avuto modo di leggere -condividendolo appieno!- l'editoriale del 30 Dicembre, scritto da Alessandro Sallusti, il cui titolo era: Attenzione, gogna in arrivo.
Si, il Direttore in questione, ha colto nel segno e al pari suo, confermo la mia stima, assieme alla mia amicizia sia a Denis Verdini, così come al Vicepresidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini.
Di più, confesso pure di aver avuto modo di incontrare in qualche occasione (non lavorativa) Tommaso Verdini -a sua volta genero di un caro amico di famiglia e da lunga data- quindi non mi vergogno affatto, né provo disagio, semmai lo ribadisco a lettere chiare e forti, poiché ciò non può e non deve essere considerato un reato. Semmai, bisogna avere il coraggio della coerenza e dell'onestà, ma soprattutto di non diventare mai infingardi, soprattutto se nulla di illegale si ha avuto quale proprio comportamento.
Infatti, quando accadono simili vicende, all'improvviso o nel battibaleno di un men che non si dica, molti sfuggono, rispetto agli indagati -si badi bene, spessissimo innocenti, come io credo (e mi auguro), soprattutto in questo caso, il quale esiste in quanto ci si trova innanzi alla famiglia Verdini e al conseguente ideologicume militante di certuni inquirenti- anzi i così detti 'amici' -magari proprio quelli dei tempi che vanno bene e non vi sono 'ombre' di inchieste sinistre (sinistre in tutti i sensi!)- fuggono più veloci delle lepri, inseguite dai cani nelle battute di caccia.
Questo Paese, non può più vivere con una deprecabile, insulsa, ignobile, incivile, macelleria 'mediatico-giudiziaria', poiché se nessuno lo ricorda, lo faccio io, ora, adesso, dato che l'Italia è ancora uno Stato di Diritto (se non altro formalmente o nominalmente): d'altronde è il luogo in cui è nato il Diritto stesso, pur se ciò non viene materialmente applicato, oppure osservato.
Anche io ho avuto coinvolgimenti giudiziari, per i quali ho lottato e continuo a lottare, a norma di legge, nelle sedi di Giustizia Internazionale, ma mai verrò meno al mio essere perbene e, soprattutto, in ottemperanza alla legalità, oppure di 'Uomo delle Istituzioni'.
E poi, questa sinistra, sempre più sinistrorsa, con tanto e con solo la bava alla bocca, tipica di chi non ha argomenti, continua a pretendere non solo di dettare legge (attraverso un discutibile e disdicevole moralismo d'accatto), ma persino l'agenda di un eminente componente del Governo.
Il tutto, ovviamente, strumentalizzando i rapporti personali ed affettivi, allorquando lo stesso membro dell'Esecutivo, non risulta neanche indagato (mi riferisco a Matteo Salvini), ma la martellante 'campagna' di insulse insinuazioni, lo vuole dipingere se non alla stregua di un indagato, quantomeno in uno che prossimamente lo sarà: è una vergogna!
Così come sono vergognose le 'pubblicistiche discrettive' su Denis Verdini, ben sapendo tutti costoro che lo dileggiano, come lui -non fosse altro che per motivi di opportunità- non può replicare e puntualizzare, al netto non tanto della sua stessa 'condizione giuridica', ma per un atto di amore paterno, nei confronti di un figlio (il suo stesso figlio!), Il quale a sua volta si ritrova come si ritrova.
Certo è che sarà il processo a dipanare la matassa e fugare i dubbi, ma alla fine, come tanti e come molti, ne verranno a capo, riuscendo a dimostrare che non siamo un popolo di truffatori ed intrallazzisti, semmai una comunità nazionale ostaggio di un presunto (pre)prepotere prepotente e fanatico.
Che vergogna, ma soprattutto che tristezza, siffatta 'inumanita`, la quale, in ogni modo mi porta a dire : 'sic non transit gloria mundi'
*Membro del Bureau Politique dell'internazionale Democristiana e di Centro