di VINCENZO SPEZIALI
In queste ore, si palesa la scelta identitaria di Fratelli d'Italia a Catanzaro, a fronte della discesa in campo della loro Coordinatrice Regionale e Vicepresidente del Gruppo Parlamentare alla Camera, On.le Wanda Ferro. Parliamoci chiaro e a scanso di qualunque equivoco - poiché, tra l'altro, contrariamente a specifici berlingueriani, per di più adusi a moralismo d'accatto, tipico del berlinguerismo e a strumentalizzazioni, persino delle frasi di S.Francesco, piuttosto che delle encicliche papali (ed entrambe, sono al di fuori del sincero sentire religioso degli atei ed apostati, i quali cercano persino di impossessarsi di sacralità vere, per noi credenti)- dicevo per sgombrare il campo da menzogne, distonie e cadute di stile parapoliticanti (non politiche), non ho l'abitudine di incedere in Partiti altrui (contrariamente a quanto è avvenuto a me e chi ha pensato di farlo, ne paga, politicamente, pubblicamente e giornalisticamente, le lecite o dovute conseguenze).
Epperò la scelta di Wanda, deve essere rispettata e classificata, non solo come ossequio amorevole al suo Partito, bensì quale dimostrazione di realistica battaglia identitaria.
Sono troppo amico, troppo affezionato a lei e, altrettanto, troppo politico -credo, pure bravo... modestamente!- per non comprendere al volo, che ciò avrà un impatto di maggiore qualificazione della campagna elettorale catanzarese, a fronte i un'ulteriore innalzamento del livello di ossequio a coerenza, identità, moralità, politica ed identità, già rappresentato, mirabilmente e credibilmente, da Antonello Talerico, al quale adesso con più forza si aggiunge Wanda, confidando in un evitabile fronte comune - già su questi temi- e poi in sede di ballottaggio, in luogo a scelte che saranno, inevitabilmente, di area schieramentale, con la quale noi andremo alle elezioni il prossimo anno.
In base, quindi, allo schieramento di centrodestra, troverò logica una convergenza ufficiale tra noi a seconda del risultato del primo turno (sul quale la mia idea è nota, orgogliosamente, nota), ma rimane questa mia dimostrata e sincera espressione concettuale, in base alla quale, ancora una volta, la convinta appartenenza alla comunità del proprio Partito, vince sulla mellassa arcobalenica di cattedratici passati dall'Università a non so cosa, sebbene quest'ultima ammantata da un civismo che il sottoscritto quale sturziano ha gioco facile nell'opporre il municipalismo (tra l'altro più serio del suo opposto, il quale è propugnato da immigrati culturali sinistrorsi).
Poi, vi si aggiunge, persino il dettaglio non da poco, che si innesta su una qualunquistica incedenza del civico berlingueriano nel campo altrui, proprio perché il suo non lo ha candidato e una ragione vi sarà, epperò sta proprio in ciò la conferma di trovarci innanzi al tutto nel tutto (non solo per sineddoche di un'alleanza 'paravento'), quindi nel fare passare normalità, quanto la cosa non rappresenti essa.
Ci confronteremo, di conseguenza sui programmi -a fronte di qualcuno che vorrebbe fare passare tali per una lezioncina liceale- ma la politica riprenderà il suo spazio e il bene della città verrà salvaguardato da chi è credibile: io penso, in primis, ad un noto avvocato, pur ribadendo il rispetto e l'ossequio ad una amica deputato!
Ti voglio bene Wanda!
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