Vincenzo Speziali: "Polimeni rivendica il buono dell'Amministrazione Abramo. E Donato?"

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images Vincenzo Speziali: "Polimeni rivendica il buono dell'Amministrazione Abramo. E Donato?"
Vincenzo Speziali
  31 maggio 2022 18:47

di VINCENZO SPEZIALI

Gentile Direttore,

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in questi giorni ho perfettamente sentito affermare dal Presidente del Consiglio Comunale uscente -nonché Coordinatore Cittadino di Forza Italia, che però non è presente nella competizione elettorale catanzarese, se non sotto mentite spoglie di una civica e non sta a me dire se la cosa sia corretta o meno, pur avendone un'idea ben precisa in merito- dicevo il buon Marco Polimeni appunto, quando ha asserito che la loro coalizione, non arcobalenica, bensì donatiana, rivendica il buono dell'Amministrazione Abramo (cosa che però potrebbero fare tutti e nessuno allo stesso tempo!).

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Per essere chiari, avrebbe specificato Polimeni, che egli stesso, anche a nome del suo candidato Sindaco -l'illustre cattedratico e rinomato docente, Valerio Donato (ricordando che qualcun altro potrebbe essere il Magnifico Rettore dell'Università della Politica)- ripeto, sia lui che il suo candidato Sindaco, rivendicavano quanto di buono avrebbe compiuto Abramo con la maggioranza di centrodestra, che comprendeva pure Tallini oltre a Polimeni e all'attuale Presidente del Consiglio Regionale, On.le Filippo Mancuso, caro amico personale che 'ieri' era vicino ad Abramo, mentre 'oggi' risulta eletto nella Lega e quest'ultimo Partito non mi sembra in cima al top delle intime simpatie politiche e culturali donatiane, anche se potrei sbagliare, fronte dei mutamenti in corso, nel campo catanzarese.

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Siccome rischio di attirarmi la solita insolenza razzista del "turista" -in quanto avendo moglie e figli libanesi (seppur in possesso di doppia cittadinanza), talvolta vado a trovarli a Beirut, quando loro non vengono qui e a casa propria e in ogni modo è sterile un'accusa di turismo, soprattutto perché non si dovrebbe mai strumentalizzare nessun vincolo matrimoniale e genitoriale in virtù di familiari stranieri- dicevo, poiché prevengo con amara ironia (di dubbio umorismo, da parte di gente discutibile) questa forma insultante, la quale squalifica chi la propone, richiedo lumi circa alcune ripetute e discordanti dichiarazioni passate, in merito ad Abramo, Tallini e l'eredità politica dell'Amministrazione del Centrodestra, in quanto
le ricordo io e le ricordano tutti gli elettori.

Donato -legittimamente o meno- ha affermato -se non sbaglio e non sbaglio!- di sentirsi più o meno distinto o distante, ma comunque discontinuo, proprio da Abramo e Tallini, però Polimeni mi risulta che avrebbe detto come loro -cioè coalizione futuristicamente efficiente (se poi è vero lo diranno gli elettori!)- ne rivendicavano i successi, perciò -sempre attraverso Polimeni!- ricavo come tutti loro, siano gli eredi (autoproclamati? Continuativi? Bohh...vai a saperlo!).
Ora, poiché potrei essere scemo io e non lo sono -ma non certo turista, in quanto amo e mi sento orgoglioso di mia moglie e dei miei figli e i miei parenti sono certamente nella storia delle pagine del mondo ed è una bella storia, a probabile ed eventuale differenza di altri e di altre- oppure avrei (e così non è!) una spiccata memoria selettiva -e ne dubito, fortissimamente!- vorrei capire se e perché vi è stato un ping pong tra Abramo e Donato -circa chi non cercava chi- ed anche se accettando i successi di Abramo e del centrodestra, si può screditare o ridimensionare il ruolo politico che ebbe Tallini, come 'coindirizzatore' e comprimario nella maggioranza, la quale oggi in folto numero è con Donato e attraverso tali presenze rinnegherebbe solo loro due -Tallini e il Sindaco, per l'appunto!- ma non i successi che hanno conseguito e di cui si rivendica l'eredità, apparentemente disconoscendo i principali fautori dell'opera di specie.
Difatti se l'On.le Mancuso, esprimeva qualche perplessità (mi sembra di ricordare), nelle scorse settimane, circa scelte ed efficienze di Abramo e Amministrazione -dimenticando di esserne stato parte!- dal canto suo Polimeni pensa e dichiara cose diverse, oppure eguali e contrarie: chi ha ragione?
Siccome Polimeni è un bravo ragazzo, animato da un sacro fuoco di passionalità per la politica, che ricorda il mio -sin dal secolo scorso- attendo, sommessamente, una parola definitiva di Donato, sempre che il Professore, reputi di farlo, se non altro per una questione di cortesia e di stile -avendone io molto, per detta di chi lo ha- e senza permettermi di sindacare se lui non lo facesse, poiché ci penserebbero gli elettori al posto mio.

È chiaro che se il Prof. Donato confermasse Polimeni, nell'ammettere la bontà dei successi del centrodestra, finalmente ne certificherebbe il riguardo culturale e identitario, -sempre da lui negato (poiché si definisce Marxista ed altri come me sono Democristiani, quindi dalla parte giusta, migliore e storicamente vincitrice) ed in più, sposerebbe un programma di centrodestra per il futuro, poiché i programmi si fanno tra simili e non tra disomogenei.
Ma allora, tanto vale votare, chi di centrodestra lo è e ufficialmente, ovvero colui il quale rappresenta quest'area politica e culturale, senza vergognarsene, perché se al Governo nazionale si sta assieme tra dissimili è per un'emergenza del Paese, mentre a Catanzaro -capoluogo di regione- ci si deve aggregare con uniformità e affinità, in quanto bisogna amministrare una visione comune.
Comunque sia, altrimenti, e a fronte di plurimi camuflage (camuffamenti in francesi), da parte non certo della coalizione di Antonello Talerico, verrebbe da chiedersi -come ho già detto in precedenza- nel caso in cui vi fosse stata una 'Lista Vladimir', se essa era da intendersi a favore di Putin piuttosto che di Luxuria.
Caro Direttore, La ringrazio per lo spazio che Lei e la Sua testata giornalistica assicurate a noi tutti, quotidianamente, pure in virtù di non vivere in Unione Sovietica e di quanto Le siamo riconoscenti nel non leggere la 'Pravda', pure se qualcuno sia all'URSS, sia alla sua e relativa propaganda presuntamente giornalistica, si rifarebbe ben volentieri, ma fortunatamente (e storicamente grazie alla DC) siamo in Italia e ci confrontiamo con candidati, il cui lavoro è quello del giurista: io, mi riferisco, in tal senso non solo a Talerico (notoriamente formatosi con le mie stesse affinità e sensibilità politico culturali) ma attendo, lieto, che altri dicano la loro.

 

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