Vincenzo Speziali ricorda Caterina Bonadio Tassone: "Perno degli affetti familiari e presenza indimenticabile"

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images Vincenzo Speziali ricorda Caterina Bonadio Tassone: "Perno degli affetti familiari e presenza indimenticabile"

  26 marzo 2025 13:49

di VINCENZO SPEZIALI
 
Solamente per un impegno già preso da tempo -e di cui Mario Tassone (marito e vedovo) ne era a conoscenza- non sarò (e Dio solo sa quanto mi rattrista ciò!) alla Messa in suffragio del decennale di Caterina Bonadio.
Fuor di metafora, a Caterina volevo bene, sin dalla mia infanzia a Catanzaro e lei ne voleva a me, 'bambolotto di Bovalino', trapiantato -sebbene part-time- in questa vecchia, aristocratica, accogliente, generosa, signorile, umana (tranne alcuni figuri...), gioiosa, città Capoluogo di Regione, a cui, persino noi, 'gens bovalinensis', ci rapportiamo con affetto e rispetto.
D'altronde, 'uno di Bovalino', ovvero il mio prozio, cioè il Generale Gregorio Morisciano, fu Sindaco, ma questa è un'altra storia.
 
E, comunque, per tornare a Caterina, lei, volle bene anche a mia moglie, con cui stabili` 'una corrente, reciprocamente, positiva', tant'è che ancora oggi, sia Joumana, sia io, sia Mario, ricordiamo emozionati, la cena assieme, datata 30 Dicembre 2012 (ovvero meno di due mesi prima le elezioni di Febbraio 2013).
Ordunque, a tutt'oggi, resto commosso, al ricordo di Caterina, madre e moglie, impareggiabile, ma soprattutto 'perno' degli affetti familiari, rispetto ai quali, riconoscevano tutti, il suo suddetto ruolo, a partire dalle buonanine di Lillo Manti, Annamaria Nucci, Angelo Donato e Carmelo Pujia, oppure gli attuali coevi, Nino Genelli, Marilina Intrieri, Donato Veraldi e più modestamente il sottoscritto.
 
Io, poi, Caterina, l'ho conosciuta precedentemente di iniziare a fare politica -benché la politica e la DC, le ho nel sangue e da prima di nascere- ovvero, incedetti in lei, da compagno di classe di Rossella, sua prima figlia, a cui sono ancora legato da affetto sincero, dopo ben quarantacinque anni, dopo aver fatto le elementari, con la dolcissima Maestra Palmarelli.
 
Ma piango, inchinandomi a Caterina, con partecipazione sincera, ripensando a tanti e tanti e poi ancora tanti, momenti assieme, quali o tipo il nostro viaggio a Damasco, laddove ridendo di gusto, senza sosta, vi erano persino Gigi Meduri e sua moglie Annamaria, la quale pure lei ci ha lasciato molto presto.
Purtroppo, ricordo il giorno in cui venne a mancare Caterina: stavo lì, a Beirut, 'relegato con sopruso' da una presunta Autorità Giudiziaria italica, la quale è null'altro che sovversiva (e, nelle more attuali, si trova ad essere perseguita, legalmente, dai suoi colleghi libanesi, per di più a norma di legge!), eppure chiamai Mario, anzi prima gli scrissi e poi gli parlai, con un nodo in gola, la voce -di entrambi- strozzata e con la mia Joum affianco, commossa financo lei.
 
Tante cose avrei da raccontare su Caterina e sui bei momenti assieme, concessi a me, sin da bambino, ma li tengo stretti nel mio cuore, alla stregua di preziosi cherubini.
A Rossella, Gianluca, Stefania e Mario, sebbene, purtroppo, persino oggi, lontano fisicamente, rinnovo la mia vicinanza con cuore, anima e sentimento, poiché le cose passano, ma la storia...quella si, continua. 
E con essa, i ricordi più belli.

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