di VICENZO SPEZIALI
In questi giorni ho avuto modo di leggere un'intemerata -abbastanza ridicola ed inverosimile- del Direttore di 'Libero Quotidiano', Alessandro Sallusti, il quale, mi è sembrato essere, egli stesso, afflitto da una certa patologia servistico giornalaia, definibile come 'sudditantia dichiarandi'.
Per questo motivo, mi permetto di precisargli due o tre cose, in massima libertà -e al tempo stesso con assoluto rispetto- però in modo consono e stile appropriato, quindi trovo corretto fugare ogni equivoco che lui avrà (molto limitatamente!) generato tra i lettori e gli elettori, oppure confutare per tabulas le discutibili elucubrazioni, frutto di una propaganda becera e a buon mercato, tipica di pennivendoli pagati a cottimo.
Difatti, mi riferisco alla sua irriverente e fuori luogo ironia, per di più offensiva, poiché sconfina sull'incolpevole Ministro Mariastella Gelmini (manco fosse costei una reietta del, terminale e terminato, 'regno' di Berlusconi da Milano 2).
Il Direttore del giornale in questione, assurto agli onori della pubblica cronaca pure per essere stato, in passato, il compagno momentaneo di un'attuale parlamentare fratellista -almeno per il sottoscritto, divenne noto per questo e sempre io leggo i quotidiani e i libri, parlo le lingue straniere ma persino l'italiano ed in in più coniugo bene i verbi- dicevo il Direttore in questione ha tentato di dileggiare l'On.le Carlo Calenda (ed assieme a lui, persino l'attuale Presidente del Consiglio, Mario Draghi), attraverso una ricostruzione di parte, omissiva e non riferibile -dal Sallusti stesso, perciò non verificabile per autenticità- circa la vicenda dell'andamento attuale e futuribile della vendita dei nostri titoli di stato e del relativo debito sovrano italiano.
Sallusti, per la precisione, sostiene di avere un amico, di cui non fa il nome e che sarebbe però un analista finanziario di rispetto ed un operatore della materia medesima, il quale a sua volta non utilizza nemmeno i social, che però gli ha smentito i foschi presagi dell'ex Ministro Calenda -frontman dell'alleanza centrista- circa la speculazione di cui sarebbe oggetto il nostro Paese, nel caso della vittoria melonista (la quale potrebbe essere festeggiata dai destrorsi non con una sfilata del passo dell'oca, bensì con una caricatura della medesima andatura).
Se a tutti, ognuno e ciascuno, sembra reale l'esistenza di un professionista così tanto misterioso, fate voi, ma il sottoscritto che non è nato ieri e nemmeno avantieri, non ci casca affatto e bolla il tutto come una impostura e niente più! Viceversa, non è un segreto per chiunque come la questione di specie sia piuttosto seria anzicheno`, perché qualsiasi operatore finanziario lo potrebbe confermare, soprattutto in base e in riferimento ad una lecita preoccupazione, in luogo alla vittoria elettorale -ma non prodromica ad un governo assieme, come ci insegna il passato, anche recente!- dell'attuale centrodestra italico, piuttosto che italiano.
Siccome sono coniugato con una donna straniera molto facoltosa, posso confermare, senza misteriose censure di identità (differentemente da come fa Sallusti), che questa operazione sia consigliata -purtroppo e dolorosamente!- da molti istituti bancari, però mia moglie, giustamente e correttamente, ha rifiutato, non solo per doveroso rispetto nei confronti del sistema Paese, per riguardo alla mia attività politica e al mio personale amore patrio (e poi sarebbero Giorgia e 'i suoi' i patrioti...ma va` va`), bensì -ha eplicitato il diniego- per un ossequio che lei stessa ha voluto manifestare, in virtù del suo attaccamento all'Italia e ribadendo l'orgoglio di avere ottenuto, lei stessa, la cittadinanza, la quale intende onorare e in tal modo bisognerebbe sempre fare.
Non so quanti, però, faranno così e si atterranno ad un simile e rigorosamente positivo comportamento (persino tra i nostri stessi autoctoni o originali connazionali) ma rimane intatto e vero lo stress e i dubbi che i mercati hanno, circa le infauste e dilettantesche azioni di un potenziale esecutivo di centrodestra (o meglio ancora destracentro), seppur questa alleanza viene propagandata da Sallusti et similia, oppure acconciatamente raffozzonata -alla bell'e meglio- da personaggi -pardon figuranti- come una certa Ronzulli Licia o Fascina Marta, per non parlare di altri ed altre ancora!
Nulla quaestio sulla moralità delle suddette (ma poi ciascuno la pensi come vuole!) e le cito solamente, poiché in modo scomposto ad aver 'sconfinato' in questo terreno è stato proprio Sallusti, che nel tentare di offendere l'On.le Carlo Calenda -ma stia tranquillo, non c'è riuscito e se lo ritiene il Direttore potrà chiedere conferma della credibilità di ciò che dice Calenda (e altri ancora), ad uno che di grana se ne intende più di lui, ovvero il suo collega Vittorio Feltri- ribadisco ad aver cominciato le offese a signore incolpevoli come la Ministra
Mariastella Gelmini, non sono stato io, ma il Direttore di 'Libero Quotidiano'. Un'ultima cosa: se richiamare gli italiani ad una riflessione circa rischi veri e reali, disturba tanto il 'destracentro populista' e i suoi megafonisti, mi preme ricordare come in questo Paese, non vi è il Minculpop di reminiscenza fascista, poiché la Democrazia Cristiana ha fatto sì di rendere l'Italia libera, indipendente ed antifascista...ma pure anticomunista e in ogni caso atlantista e occidentale. Il terzo polo -che terzo non è!- si attesta sulla linea giusta, ovvero quella democristiana, rivisitata all'oggi e che non si ispira alle conventicole del 'malriuscito soviet' piddino o delle satrapie brianzole, made in Arcore.
E se per questo, nemmeno ai fanatismi di stelle in cinquina, che per raccattar voti e consensi (i quali non arriveranno), si affidano a psicotici ex funzionari dello Stato (come qualche sfigato magistrato in pensione) da cui non discendono le fattezze di futuri legislatori, bensì di notori -e da sempre!- frustrati, poiché piangono di non essere nati o di aver operato nel Paese che gli si addice e a cui vorrebbero rifarsi: l'Iran degli Ayatollah!
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