Vincenzo Speziali: "Signor Netanyahu e ora come la mettiamo?"
Vincenzo Speziali
31 luglio 2024 18:01di VINCENZO SPEZIALI
...eh no, per niente no, anzi ribadisco il mio no.
Non va tutto ciò, non lo accetto, quindi adesso parlo io e se per questo dall'11 di Agosto -allorquando tornerò a casa mia a Beirut (poichè tale la considero dopo Bovalino e Catanzaro)- parlerò ancor di più, raccordandomi con la testata RAI e quelle che mi ospitano sovente, quale questa su cui scrivo ora, alfine di rappresentare una vera cronaca, argomentata e ragionata.
Signor Netanyahu, ora come la mettiamo?
Lei veramente crede, dopo aver deciso e fatto bombardare la periferia di Beirut (la quale è la capitale d uno Stato sovrano), che tutto ciò non sia violazione del Diritto Internazionale, alla stregua di quanto hanno fatto i Russi con l'Ukraina?
Eh sì, la sua persona non è certamente Putin, ma più o meno, pressappoco o circa, ci troviamo con 'attitudini' simili e ciò non è da statisti, semmai da 'macellai', oppure da 'disperati'.
Signor Netanyahu, lei potrà pure parlare al Congresso Americano, epperò, giammai, avrà la identica credibilità di Ben Gurion, Golda Meir e Lio Beghin. Intendiamoci: tutti costoro, hanno (sempre!) 'assassinato e aggredito' il 'mio Libano', ma 'noi' libanesi -persino e soprattutto io, da adozione e che vengo da Bovalino....quindi, per carattere, intriso di 'suscettibilità rancorosa' (...e me ne vanto, sennò sarei una 'controfigura stile mistificatore infingardo, quindi un 'vigliacco'), dicevo i libanesi non dimenticano. Anzi resistono signor Netanyahu, perché nella vita o si resiste per vincere o ci si arrende per perire e gli antichi fenici, cioè gli odierni libanesi, né siarrendono né pericolo.
La verità, viceversa, è differente, ovvero non al pari di quanto 'smercia' la propaganda israeliana: finiamola, di considerare 'dogma ex cathedra laici', qualsivoglia fake news, made in Tel Aviv.
Il governo di Israele, difatti, è stato considerato -non dalla Procura di Palermo che ha imbastito una surreale inchiesta avverso 'Servitori dello Stato Italiano', i quali, solamente per aver fatto il loro dovere, si sono ritrovati sotto processo (...e perché solo loro e non i 'procuratorucoli' a cui la legge riconosce apicale direzione delle investigazioni? Vai a saperlo...benché qualche 'lecito sospetto', il sottoscritto lo abbia, in virtù di conclamate spiegazioni)- ragione per la quale, come dicevo, Netanyahu, si ritrova 'censurato e condannato' non dalla Procura di Palermo -le cui (infami? Mendaci?) 'gesta' (saranno malegesta?) ho già ben descritto e ricordato- bensì dalla Corte Internazionale dell'Aja, perciò non siamo innanzi a 'pizza e fichi' parimenti a come e quanto si direbbe a Roma.
Ordunque, pur sapendo che Israele è solita uccidere ed assassinare persino chiunque giustamente critichi il suo operato, nonostante le giuste ragioni di chi la critichi e sulla di pronunciamento giurisprudenziale internazionale, quale quello da me ricordato di anzi, intendo ribadire, purtuttavia, qualche 'questioncina', tra l'altro incontrovertibile: 1) con tutto il rispetto per il patito passato degli ebrei perseguitati da Hitler e solamente difesi, con spirito di cuore, dalla Santa Sede e dal non riconosciuto e non opportunamente o doverosamente ossequiato San Pio XII°, dicevo, nonostante ciò premesso, gli ebrei sono cosa diversa da Israele (nonostante il sionismo), perciò, a me, tali 'indebite pressioni', mi fanno solamente irritare maggiormente (pur restando io nel giusto), poiché, notoriente e credibilmente, non ho paura di niente e nessuno (son da quando da piccolo mio padre esercitava la sua 'arte educativa', che educativa non è), 2) la si finisse, da parte di qualcuno, di applaudire comunque sia ciascuno si può (e si deve!) giustamente Netanyahu e i suoi 'scagnozzi', i quali non hanno certo dignità da uomini d'onore) e -sempre costoro, giustificati da un parziale proscenio internazionale, continuano a fare quel che fanno, disdicevolmente.
Cosa intendo per disdicevolmente? Presto detto spiego: il loro spropositato uso di forza e reazione, avverso gli arabi (la cui etnia non è solamente islamica, poiché vi sono pure gli arabi cristiani), in quanto Israele è bene ribadirlo- è stata già condannata per crimini e genocidio, quindi o la comunità internazionale difende tutti -veramente tutti!- oppure ci difendiamo noi (e se dico noi, è perché libanese, ripeto pure ciò, mi considero con orgoglio, se non altro, ma non solo, per rispetto a mia e ai miei figli).
Ora basta, basta veramente, perché ho rispetto dei morti, di qualsiasi morto (salvo gli infami), epperò a fronte di quelle 'anime benedette' (le definisco tali veramente) del 7 Ottobre scorso, uccise dai pazzi di Hamas, un Paese che vuole e pretende di essere considerato 'civile', ovvero Israele, così facendo non solo dimostra di non esserlo, ma, principalmente, il reiterato e pedissequo violare il Diritto Internazionale, a fronte di raid aerei su territori di Stati sovrani, oppure i bombardamenti sulle sedi diplomatiche di Nazioni straniere (vedi quello accaduto ai danni dell'Ambasciata iraniana a Damasco) e soprattutto il genocidio dei palestinesi nella Striscia di Gaza, non rende certo giustizia allo stesso stato Ebraico.
Intendiamoci, non nego ad Israele il diritto di difendersi, ma non certo, consento, tollero e non reagisco, innanzi allo di sterminio stile nazista, che si sta perpetrato a Gaza e che potrebbe sconfinare in una guerra con il Libano. In più vi è da considerare, che suddette azioni, compiute su ordine del Governo Netanyahu -di per sé screditato, lui quale premier e contestato, dalla maggiaranza dei cittadini dello Stato ebraico, il suo stesso esecutivo- dicevo, tale scriteriate azioni/reazioni hanno provocato le 'ira turche', tant'è che Erdogan in persona, ha tuonato energicamente (e a mio parere giustamente), giungendo a far balenare, un intervento militare della stessa Turchia, in difesa dei martiri di Gaza.
Si, dei dei martiri di Gaza... poiché colà non vive solo lo Stato Maggiore di Hamas, bensì una popolazione inerme, stremata da dieci mesi di barbarie cagionate dagli Israeliani, i quali non rappresentano in esclusiva, il dolore e la tragedia del popolo ebraico o dei sopravvissuti alla Shoah, anzi, semmai l'attuale oligarchia di Tel Aviv, strumentalizza a suo favore, questo drammatico e reale evento storico.
Ecco quindi i motivi per i quali, non si può e non si deve state in silenzio, poiché la verità è questa, senza dover ricordare che lo stesso Netanyahu, ha un bisogno disperato di aprire molteplici fronti di guerra -restando quindi al potere in attuale cogenza bellica- poiché confida e spera di vincerne qualcuno di suddetti fronti, proprio per farsi passare come un valoroso condottiero della sua Nazione, tipo Ben Gurion o Lio Beghin, già precedentemente citati (ma che lui non può onestamente emulare), solamente per restare al potere ed evitare l'arresto, dovuto alle indagini a suo carico.
E comunque, se vale come può sempre valere la massima di Giulio Andreotti -che di quei luoghi se ne intendeva e li conosceva- cioè "A pensar male si fa peccato ma ci si azzecca quasi sempre", diciamola tutta, apriamo bene gli occhi e studiamo etnie, mappe, attitudini, assieme a ben altro ancora.
Ordunque è mai possibile che Hezbollah, con la sua rinomata, riconosciuta e risaputa, 'precisione millimetrica militare', abbia potuto compiere la strage di quei poveri dodici bambini in territorio israeliano, i quali però pur essendo di codesta nazionalità, erano drusi, non ebrei?
E, soprattutto, i drusi, sono etnia araba, principalmente basata in Libano,Siria e nel nord di Israele, incastrati in quello spicchio, laddove esercitano e praticano la loro liturgia musulmana, fondata su spiritualiasmo e filosofia.
Il quesito è giusto porlo, poiché in Libano -benché pochi lo sanno- Hezbollah e tutti gli sciiti (principalmente quelli dell'altra organizzazione dello stesso rito litirgico musulmano, cioè Amal, cosa ben diversa da Hamas), mantiene buoni rapporti con la comunità drusa, rappresentati dal mio amico Walid Joumblatt e da Talal Arslan, ragione per cui, con rispetto parlando e onorando i piccoli defunti (a cui va il mio pensiero di padre), non si sottovaluti il dubbio che mi assale.
E il dubbio è tanto più forte, quanto è grande la conoscenza dei metodi israeliani, poiché costoro in virtù o in luogo dei metodi di cui sono 'maestri' (e in alcuni casi 'gran maestri', poiché molti sono notori massoni), hanno da sempre praticato 'operazioni sotto falsa bandiera' attraverso la pratica dell' 'effetto abbaglio' tanto noto nei manuali di intelligence e di guerra non ortodossa.