Violenza alla stazione di Lamezia, l'uomo arrestato prende a morsi e calci commissario e agenti

di STEFANIA PAPALEO

Neanche l'arresto in flagranza di reato ha placato l'ondata di violenza sfogata da un cittadino straniero su passeggeri fermi in auto davanti alla stazione di Lamezia terme e agenti della Polfer intervenuti in soccorso delle vittime. Portato in Commissariato per essere fotosegnalato prima di essere portato in Tribunale per la direttissima alla quale dovrà essere sottoposto, l'uomo ha preso a morsi e calci commissario e poliziotti presenti, aggravando così ulteriormente la propria posizione.

Contro di lui l'accusa di lesioni aggravate confluita in un lungo e dettagliato verbale destinato a finire sulla scrivania del magistrato della Procura che dovrà formalizzare ipotesi di reato e richiesta di convalida dell'arresto al giudice che presiederà la direttissima, dove l'indagato sarà affiancato da un avvocato difensore chiamato al difficile compito di alleggerire la posizione del proprio assistito rispetto alla ricostruzione dei fatti sulla quale sta lavorando la polizia.

A carico dell'uomo, infatti, pendono le testimonianze di chi lo ha visto scaraventarsi prima contro un'auto parcheggiata davanti alla stazione e poi contro uno dei passeggeri a bordo preso dal collo e ferito a una mano con un grosso chiodo, subito dopo utilizzato dall'uomo anche per ferire uno degli agenti della Polfer intervenuti sul posto e al quale aveva anche tentato di rubare la pistola di ordinanza. Tentativo per fortuna andato a vuoto, scongiurando così conseguenze ben più gravi per tutti i presenti.

Il resto, nelle carte del giudice che dovrà pronunciarsi sulla posizione dell'indagato in attesa di giudizio.
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