L’avvocato Fernando Nucifero, referente istruzione del movimento civico lametino “Patto Sociale” che annovera tra i suoi fondatori Giancarlo Nicotera attuale Presidente del Consiglio Comunale di Lamezia Terme, rimarca i crescenti e impressionanti episodi di cronaca avvenuti in tempi recenti nel territorio nazionale e regionale calabrese in cui Dirigenti scolastici, docenti e personale tutto sono stati vittime di gravi ferocie fisiche e verbali da parte di alunni e genitori. Aggressioni a cui occorre porre freno attraverso un’azione Governativa attuativa di apposite urgenti misure preventive e deterrenti.
L’ultimo inaudito accadimento – esordisce Nucifero – risale a qualche giorno addietro allorquando una professoressa di un istituto d’istruzione di Varese all’ingresso della scuola è stata colpita alla schiena più volte con un coltello a serramanico da uno studente con problemi comportamentali riportando ferite per le quali è stato necessario sottoporla ad un intervento chirurgico d’urgenza. In questo drammatico e preoccupante contesto - continua Nucifero – ben vengano le iniziative legislative intraprese che prevedono la formazione di un Osservatorio nazionale presso il Ministero dell’Istruzione che avrà il compito di monitorare e relazionare al Parlamento sul fenomeno in questione, l’introduzione della giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti del personale scolastico e la modifica del codice penale per inasprire le pene per chi esercita forme di brutalità, di minaccia e di offese nei confronti dei lavoratori del mondo - scuola. Interventi giuridici – sottolinea l’esponente di Patto Sociale – di rilievo che, tuttavia, vanno affiancati da strategie di promozione del benessere dei ragazzi intese come opportunità di confronto e di crescita quali la presenza stabile dello psicologo nelle scuole di ogni ordine e grado che garantisca agli allievi un supporto concreto in grado di sostenerli accompagnandoli nel loro percorso evolutivo e di formazione intercettando eventuali situazioni di disagio.
Questi incresciosi atti irruenti, infatti, - evidenzia Nucifero – delineano un’emergenza educativa per la qualcosa diventa primario investire in risorse e strumenti per il supporto psicologico ai ragazzi non delegandolo ai docenti già oberati da altri carichi di lavoro e non sempre in possesso delle dovute competenze. Né tantomeno è sufficiente l’attuale creazione di uno sportello d’ascolto in quanto attivato solo per un breve periodo dell’anno e, tra l’altro, non sempre presente in tutte le regioni e in ogni scuola. E’, invece, – conclude Nucifero – essenziale per i giovani, le famiglie, i docenti e il sistema educativo nel suo complesso istituire un servizio fisso in quanto l’inserimento in maniera strutturale della figura professionale dello psicologo e la sua funzione è tassello fondamentale sicuramente positivo anche nell’ottica della prevenzione e dell’educazione alla non violenza.
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