Quella che doveva essere una normale giornata di lavoro per garantire la sicurezza durante un evento sportivo si è trasformata in un incubo per uno steward 53enne residente in provincia di Taranto. L’uomo, in servizio allo stadio “Nicola Ceravolo” di Catanzaro in occasione del match playoff tra Catanzaro e Cesena, ha denunciato di essere stato aggredito da quattro membri dello staff della sicurezza.
L’episodio si sarebbe verificato al termine della partita e una volta che le forze dell’ordine avevano lasciato l’impianto. L’aggressione – secondo quanto raccontato – è avvenuta nella zona della tribuna ovest, con calci e pugni scatenati contro di lui per presunte inefficienze nel presidiare il settore ospiti, dove erano presenti circa 150 tifosi cesenati.
L’uomo, partito da Taranto alle 8:30 del mattino insieme ad altri 43 colleghi per un compenso di 55 euro giornalieri, sarebbe stato colpito violentemente fino a cadere a terra. Ma ciò che renderebbe il fatto ancora più grave è che lo steward è portatore di pacemaker, impiantato meno di due mesi fa, il 10 aprile a Bari. Proprio durante l’aggressione, la presunta vittima ha raccontato che il dispositivo salvavita ha rilevato un’anomalia e ha attivato la scarica defibrillante interna, costringendo il personale sanitario dello stadio a trasportarlo d’urgenza in ambulanza all’ospedale “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro.
Nel verbale di pronto soccorso, si legge: “Condotto in PS per riferito colpo al cuore con caduta a terra – nega perdita di coscienza”. I sanitari avrebbero voluto trattenerlo in osservazione, ma l’uomo ha preferito tornare in Puglia per rientrare dalla moglie e dai due figli, ancora scosso ma deciso a completare il viaggio insieme al gruppo.
Il rientro a Taranto, però, ha richiesto un ulteriore accesso ospedaliero. Alle ore 7:46 di questa mattina, il pronto soccorso dell’Ospedale “SS Annunziata” ha refertato “trauma contusivo del ginocchio destro e del gomito destro”.
A rendere la vicenda ancora più inquietante sarebbero state le minacce ricevute dallo steward, che riferisce di essere stato intimato a non sporgere denuncia, con l’avvertimento che in caso contrario non sarebbe più stato convocato per i prossimi eventi, compresa la gara di mercoledì contro lo Spezia.
Fin qui, dunque, la denuncia inoltrata dallo steward a tutti gli organi competenti e che adesso dovrà essere verificata da chi di competenza dà per giungere alla verità dei fatti, delineando eventuali ruoli e responsabilità qualora dovessero essere trovato i riscontri necessari a procedere legalmente.
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