Erano stati i ragazzini a raccontare ai carabinieri le “attenzioni” ricevute dal parroco e le violenze che avrebbero subìto fino all’11 dicembre 2010 quando, di notte, don Roberto Mastro era andato via da Belcastro, piccolo paese in provincia di Catanzaro.
Ora, la condanna per lui diventa definitiva: la Corte di cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile per il sacerdote condannato a 11 anni e sei mesi di reclusione confermando la sentenza della Corte di appello di Catanzaro, emessa nel 2024. In primo grado il Tribunale di Catanzaro aveva condannato don Roberto Mastro, sacerdote di Belcastro dal 2007 al 2010 a 13 anni e 6 mesi di reclusione. LEGGI QUI .
Secondo l’accusa avrebbe compiuto una serie di abusi sessuali su circa 15 minorenni. Le indagini scattarono a seguito della denuncia da parte dei genitori di una delle presunte vittime a cui a se ne aggiunsero altre. Assolto perché il fatto non sussiste per numerosi capi di imputazione, Mastro era stato interdetto dai pubblici uffici per la durata della pena e al risarcimento delle parti civili, rappresentati in giudizio dagli avvocati, tra gli altri, Antonello Talerico, Concetta Stanizzi, Vincenzo Ranieri, Paolo Carnuccio.
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