Violenze e minacce quotidiane rivolte alla moglie anche alla presenza dei figli: così, un uomo di 35 anni di Catanzaro è stato condannato a 5 anni dal Tribunale del capoluogo per le umiliazioni rivolte alla moglie e anche alla primogenita, cristallizzate nelle accuse di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali.
Calci, schiaffi capelli tirati, arrivando a gettare un mozzicone di sigaretta addosso alla signora, difesa dall’avvocato Helenio Cartaginese. Senza dimenticare di percuotere la figlia, rappresentata in giudizio dall’avvocato Eugenio Perrone.
La conseguenza è di aver prodotto un “costante timore per la propria incolumità” per un tempo che la Procura racchiude in un tempo di almeno sei mesi, da ottobre 2018 a marzo 2019.
Oggi c’è stata la conclusione del processo. Il pubblico ministero ha chiesto 6 anni di reclusione: il giudice Flesca ha condannato il 35enne di Catanzaro, difeso dall’avvocato Domenico Bennato, a cinque anni di reclusione.
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