Nel corso della notte, a Sestri Levante (GE), i Carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro, unitamente all’Arma locale, all’esito di un’intensa attività info – investigativa condotta in collaborazione con la Divisione S.I.Re.N.E. del Servizio di Cooperazione internazionale di Polizia – D.C.P.C. – Ministero dell’Interno, hanno localizzato e tratto in arresto P. T.A. 54enne rizziconese da anni domiciliato in Francia, destinatario di un Mandato d’arresto europeo emesso nel mese di settembre 2019 dalle Autorità francesi in quanto ritenuto responsabile dei reati di evasione, violenza sessuale sulla figlia minore di 15 anni ed aggressione, per fatti commessi a Bruay La Buissiere (Francia) dal 31 maggio 2014 al 30 maggio 2016.
La cattura è avvenuta nel cuore della notte quando i Carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro, unitamente a quelli della locale Compagnia, dopo un’attenta analisi delle informazioni acquisite con il prezioso e costante contributo della Divisione S.I.Re.N.E. ed in stretto raccordo info – operativo con l’E.N.F.A.S.T. Team francese (European Network of fugitive active search teams), hanno compreso che l'uomo potesse trovarsi all’interno di un hotel di Sestri Levante (GE) dove, dal mese di gennaio 2019, ignaro dell’esistenza di un provvedimento di cattura a suo carico, aveva iniziato a lavorare quale receptionist.
I carabinieri, dunque, fingendosi turisti in cerca di un luogo dove poter pernottare, hanno fatto accesso all’interno dell’albergo trovandosi subito al cospetto dell'uomo il quale, colto di sorpresa, è stato prontamente tratto in arresto.
L’uomo era ricercato dalle Autorità francesi già dal mese di luglio 2016 allorquando si era reso irreperibile dal proprio domicilio dove si trovava recluso in regime di arresti domiciliari con braccialetto elettronico. Dopo la sua fuga, le forze di polizia e l’autorità giudiziaria francese, partendo da una denuncia sporta dalla figlia, erano riusciti a documentare e ricostruire un quadro indiziario piuttosto grave a carico dell'uomo ritenuto responsabile di atti di libidine, durati circa 2 anni, ai danni della minore, all’epoca dei fatti ancora 13 enne; per queste ragioni, l’Autorità Giudiziaria francese aveva emesso nei suoi confronti un provvedimento restrittivo della libertà personale che veniva internazionalizzato ambito Schengen nel mese di settembre 2019.
La cattura è stata quindi possibile grazie alla proficua e tempestiva attività di cooperazione operativa tra forze di polizia. Nondimeno deve essere sottolineata, ancora una volta, la valenza del Mandato di Arresto Europeo, fondamentale strumento giuridico che garantisce agli Stati membri dell’UE una rapida ed agevole procedura di consegna dei ricercati.
Al termine degli adempimenti rituali, l’uomo è è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Genova e messo a disposizione della locale Corte d’Appello.
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