Carmela Bueti, Francesco Molè e Vincenzo Perri, sono i tre artisti ospiti della galleria dell’Associazione Momenti d’arte di Catanzaro per la rassegna storicizzata Talents Art, curata dal presidente Dott.ssa Antonella Gentile.
Le Visioni artistiche nelle opere esposte presso la galleria sono sicuramente diverse per contenuti e stili; c’è chi opera rifacendosi al movimento artistico d’avanguardia del XX secolo quale l’astrattismo e chi, invece, pur utilizzando la tecnica del disegno riesce a far interagire il pubblico attraverso l’utilizzo di applicazioni. Tematiche e tecniche contemporanee ma che portano ad una espressione artistica riformulata secondo le visioni di ciascuno.
Carmela Bueti, seppur avvicinandosi, all’astrattismo dell’informale gestuale di Pollock, ha una visione della realtà che riporta sulle tele dai suoi viaggi e li inserisce nelle opere attraverso il ricordo delle emozioni ed i colori di quei luoghi visitati. Lo fa gestualmente non solo sgocciolando i colori ma inserendo elementi esterni quali reti, cartoni, ecc., dapprima includendoli nell’opera e poi strappandoli, per poi ricomporli finché ella stessa raggiunge la convinzione che l’opera è finita nel suo intimo pensiero, dopo una moltitudine di strappi, incollaggi e inserimenti materici.
Francesco Molè, inizia la sua vita artistica negli anni ’70 partendo dall’astratto come forma di raggiungimento di un equilibrio interiore ma tale periodo viene sostituito dal figurativo femminile per poi ritornare prepotentemente alla libertà dell’astrattismo con immagini informali verso il rifiuto della realtà che vive come uno stacco decisivo per riequilibrare la moltitudine di pensieri negativi: solo l’arte lo rende libero dalle schiavitù imposte dal quotidiano, dal lavoro agli atteggiamenti comportamentali di una società che impone certe etichette e stereotipi.
Vincenzo Perri, comics creator, esperto in computer games ed elaborazione 3D, illustratore tradizionale, opera attraverso la tecnica del disegno a matita, raccontando personaggi e storie di icone musicali e personaggi mitologici. Ma le opere secondo la teoria delle immagini negative si trasformano in palinopsie sia attraverso l’uso di applicazioni che funzionano su dispositivi cellulari interagendo con chi lo utilizza e sia se l’opera viene guardata costantemente per circa trenta secondi: spostando lo sguardo su un punto bianco appare il positivo dell’opera; e così un’opera apparentemente negativa diventa positiva e viceversa, ma può anche mostrarsi contemporaneamente nelle due versioni. Dunque un'immagine a colori negativa viene invertita di colore, con le aree rosse che appaiono ciano, i verdi che appaiono magenta e i blu che appaiono gialli e viceversa. La mostra inaugurata il 21 dicembre rimarrà aperta al pubblico con ingresso gratuito tutti i giorni feriali in Via Genova 14, e sarà fruibile fino a gennaio 2024.
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