Visita istituzionale del Garante comunale di Catanzaro in carcere: stato e mappa degli interventi necessari e urgenti

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Visita istituzionale del Garante comunale di Catanzaro in carcere: stato e mappa degli interventi necessari e urgenti
Luciano Giacobbe
  23 agosto 2023 15:52

Nella lunga mattinata di ieri 22 agosto 2023, presso la Casa circondariale “Ugo Caridi” di Catanzaro si è tenuta l’istituzionale visita ispettiva del Garante dei diritti delle persone private della libertà personale del comune di Catanzaro, Luciano Giacobbe che accompagnato dalla sua collaboratrice, l’avv. Sonia Mirarchi, è stata finalizzata ad accertare e fare il punto sulle attuali condizioni di vita delle persone detenute, sulle condizioni sanitarie e strutturali dell’Istituto penitenziario del capoluogo regionale, ciò dopo le formali richieste di informazioni e di intervento rivolte dal Garante, anche di recente nel corrente agosto, a seguito delle costanti visite istituzionali, degli incontri con i dirigenti dell’amministrazione penitenziaria, dei colloqui con i detenuti, degli accessi diretti nei luoghi di detenzione della Casa Circondariale  di Catanzaro (celle, servizi e spazi ricreativi ) e a seguito dei confronti sinergici con il direttore della Casa Circondariale di Catanzaro, con la Polizia Penitenziaria, i funzionari giuridico- pedagogici ed con il direttore e personale sanitario che, evidenzia il Garante, lavorano con impegno considerato le carenze strutturali, organiche e le limitate risorse finanziarie con le quali operano.

Il Garante denuncia: “- la carenza di personale sanitario e di reparti per detenuti con patologie psichiatriche; - la difficoltà a comunicare con la guardia medica nei casi di necessità stante la carenza di personale medico H24 all’interno dell’Istituto penitenziario;- la mancanza di percorsi di sostegno psicologico per i detenuti, in particolare per quelli con disturbi psicologici o clinico-psichiatrici”.

Banner

Riguardo alle dette problematiche il Garante: “esorta le istituzioni ad intervenire anche con un aumento della pianta organica presso la Casa circondariale di Catanzaro” ed evidenzia che:sarebbe auspicabile, perché urgente e necessario, un servizio di continuità di sostegno psicologico che potrebbe rivelarsi particolarmente opportuno per quei soggetti con situazioni di fragilità, basti pensare che secondo la Simpse (società italiana di medicina e sanità penitenziaria) oltre il 70% dei detenuti ha disturbi psicologici o clinico psichiatrici”.

Banner

Infatti, spiega il Garante, che: “presso la Casa Circondariale “Ugo Caridi” di Catanzaro il nodo più problematico riguarda senza dubbio l’assistenza sanitaria, pertanto è opportuno intervenire al fine di mitigare le gravi difficoltà gestionali sia del comparto medico-infermieristico che di quello della sicurezza”.

Banner

Quanto ai reparti di osservazione psichiatrica la situazione è ancora critica per carenza di personale sanitario specializzato e infermieristico - dichiara Luciano Giacobbe - e in queste condizioni curare il disagio psichico diventa problematico.  La situazione merita di essere attenzionata anche in ragione del fatto che l’ATSM di Catanzaro costituisce l’unico luogo dedicato all’osservazione e alla cura psichiatrica per i 12 istituti della regione Calabria che ospitano quasi 3.000 detenuti; l’altra ATSM di Reggio Calabria  “Giuseppe Panzera” è in fase di ristrutturazione ed in attesa di personale specializzato.
Tali criticità, ad oggi irrisolte, di detenuti con patologie psichiatriche in fase di esecuzione della pena aggravano il loro stato di salute e contribuiscono all’incremento di atti di autolesionismo che negli ultimi mesi in Calabria sono aumentati in modo esponenziale, sottolinea il Garante.

E’ chiaro che l’autolesionismo e i suicidi costituiscono due fra gli argomenti più delicati da trattare nel discorso sul carcere. Difatti, il suicidio di una persona privata della libertà costituisce il fallimento più evidente del ruolo punitivo dello Stato ed uno Stato che nel punire non impedisce la morte del condannato perde parte delle funzioni che ne giustificano la potestà punitiva. Da qui emerge, dichiara il Garante comunale, l’inadeguatezza del carcere ad affrontare il disagio delle persone che sono collocate al suo interno. L’Italia è tra i paesi al mondo con i più bassi tassi di suicido ma tali tassi aumentano in modo esponenziale sino a diventare fra i più alti a livello europeo fra le persone private della libertà personale. Una distanza, chiaramente, che pone dei gravi interrogativi, sia sulla qualità delle nostre prigioni e sull'efficacia dei programmi di prevenzione adottate e sia sulla funzione rieducativa della pena. In aumento invece sono i suicidi tentati e l'autolesionismo.

A riguardo, avendo già invitato le istituzioni competenti in tal senso, auspico – dice il Garante comunale - che il mio Ufficio possa attuare un protocollo d’intesa con gli organi preposti al fine di individuare le modalità più veloci ed efficaci di comunicazione e di scambio informazioni per la prevenzione delle condotte suicidarie e dei gesti autolesivi delle persone private della libertà personale nel territorio del comune di Catanzaro.

Durante la recente visita istituzionale del 22 agosto 2023 - il Garante spiega che - sono state anche acquisite informazioni utili circa le modalità di funzionamento delle Sezioni dell’Istituto Penitenziario catanzarese ed a tal proposito il Garante comunale segnala tra le principali criticità: “ carenza di agenti di polizia penitenziaria rispetto al numero dei detenuti presenti con enorme difficoltà di gestione dei detenuti soprattutto in ordine alle numerose richieste di prestazioni sanitarie da effettuarsi all’esterno della casa circondariale e al di fuori della città di Catanzaro”.

A tal proposito, l’avv. Luciano Giacobbe sottolinea che: “sarebbe auspicabile prevedere oltre un aumento di personale anche, quando e se possibile, un “accesso preferenziale” dei detenuti presso le strutture sanitarie presenti nella città anche al fine di arginare l’attuale problema della carenza di organico del personale di polizia penitenziaria e quindi consentire un rientro degli stessi in istituto in tempi brevi per garantire la loro presenza”.

Il Garante evidenzia che sono in essere lavori di ristrutturazione in via di ultimazione in alcune celle e nelle docce comuni e segnala la necessità di ulteriori interventi strutturali all’interno della casa circondariale del capoluogo calabrese e di maggiori risorse economiche per far fronte ai bisogni primari del detenuto.

Il Garante parla anche di necessarie dotazioni di elettrodomestici, nelle celle - spiega- non è previsto un frigorifero a causa di un eventuale eccesso di consumo elettrico e spiega che attualmente i detenuti usufruiscono di un congelatore comune  in cui riporre pile refrigeranti da utilizzare in proprie borse-frigo per le bevande; negli spazi  adibiti a lavanderia, in alcune sezioni, vi sono lavatrici e asciugatrici non funzionanti o non perfettamente funzionanti.

Il carcere - conclude il Garante - deve diventare realmente il luogo di risocializzazione e di inserimento sociale e per questo con il mio Ufficio cercherò di vigilare affinché gli enti preposti possano potenziare specifici programmi contenenti attività di tipo culturale, ricreativo, sportivo, religioso e lavorativo.

 

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner