Gli alberi e tutte le specie vegetali sono ontologicamente legati all’uomo e al destino della vita sul nostro pianeta. Molti i riferimenti storici, mitologici e religiosi sull'importanza degli alberi e sulla vita.
Nella serata di ieri nella parrocchia cittadina di San Pio X, alla presenza del parroco don Franco Isabello e della archeologa Anna Maria Rotella, per far conoscere ai più piccoli l’importanza degli alberi ed educarli alla conoscenza delle colture locali, è stata realizzata una serata dedicata agli ulivi, proprio come esemplare di pianta locale calabrese.
Durante la manifestazione si è spiegato come le piante in generale aiutano a mitigare la calura estiva, regolare il flusso delle acque piovane, assorbire CO2 contrastando così il cambiamento climatico, trattenere numerose sostanze inquinanti, contendo l’inquinamento.
Ma anche come riescono ad essere l’habitat per tante specie di animali, volatili e mammiferi. Ancora a come popolano parchi, giardini, viali, aiuole, rendendo più belle le nostre città.
L’iniziativa così promossa, ha coinvolto tanti piccoli nella piantumazione di caratteristiche piante di ulivi bianchi o meglio conosciuti nel territorio come ulivi della madonna.
Questa varietà di olivo è davvero caratteristico perché al momento dell'invaiatura muta le olive da verdi in bianche ( per questo detta oliva bianca). È la specie “Olea Europea variante Leucocarpa” ovvero il cosiddetto “olivo della Madonna”, come è più noto nella tradizione popolare calabrese.
Questa varietà di pianta è stata così denominata dai calabresi per il colore delle sue olive Bianche come la neve, candide come un giglio, pure come la Vergine.
Il colore della purezza, è da sempre abbinato alla sacralità. L'olio degli ulivi sacro agli Dei sin dal tempo dei Greci, già presente nelle cerimonie tanto pagane quanto cristiane.
La straordinaria caratteristica di questa pianta sta non solo nelle caratteristiche alimentari del frutto, che documentate nella tradizione popolare calabrese, produceva l’olio per l’alimentazione dei bambini, ma anche nella composizione organolettica che permette al suo olio di bruciare senza fare fumo. Caratteristica che per secoli lo ha reso ideale per l’illuminazione delle chiese, e dei luoghi di culto, che necessitavano di prodotti speciali capaci di attivare una combustione con scarsa aerazione e realizzando poco fumo.
All'evento presente anche il Presidente nazionale del Movimento Ambientalista Vitambiente, il quale si è interessato a questo esemplare di pianta locale e dell'importanza di realizzare sinergicamente a quanto speso da molti anni dalla archeologa Anna Maria Rotella, cioè realizzare una via dell'ulivo della Madonna, partecipando e realizzando attraverso diverse iniziative una intensa piantumazione della specie.
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