Vito Barresi: “Il Golpe di Agosto di Roberto Occhiuto”

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Roberto Occhiuto
  10 agosto 2025 09:19

“Frastornati, colti di sorpresa come dopo un pugno in faccia, colpiti dal fulmineo gancio di Roberto Occhiuto, che ha spaccato il muso alla democrazia regionale, solo ora, solo adesso ci accorgiamo che tutto quanto sta avvenendo non è un semplice gioco del destino, non è un banale colpo di sole, ma un violento incontro di boxe, un duro combattimento che butta la Calabria nella luce angosciante e tetra di un vero e proprio Golpe d’agosto. E solo adesso dopo che la pubblica opinione si sta rialzando dal tappetto, ci accorgiamo che nel KO che Occhiuto ha inferto ai calabresi di ogni ceto e classe, di ogni età e genere, cì sta tutta una storia di questa Regione, il pasticciaccio brutto della Cittadella, il romanzo della politica di questa Calabria che sa di passato ma che nei guantoni dello spavaldo pugile, che non si cura di un occhio nero, si può già leggere la trama di un minaccioso futuro prossimo venturo.
 
Un presidente che punta al potere e al dominio della Calabria degli Anni Trenta, un politico accusato di corruzione, presunto innocente, alla testa di un’Armata Brancaleone della nuova destra che vuole il Ponte e la privatizzazione delle preziose risorse naturali e minerarie di questa terra. Inizia così la lunga notte della Calabria. Ecco il golpe d'agosto di Roberto Occhiuto che si chiama Salvini. Ombre, sospetti, ambiguità, interessi e affari colossali si agitano dietro l’inquietante “Armata del Ponte” e della destra italiana, determinata a conquistare e dominare la Calabria dei prossimi Anni ’30.

Ci chiediamo cosa si nasconde dietro la furia decisionista e le scioccanti dimissioni di un Presidente di una Regione fragile, vulnerabile e ad alto rischio di infiltrazioni criminali? Cosa c'è dietro il passo improvviso e accelerato di un politico, fin qui moderato e pacato, il volto pulito della destra storica calabrese, oggi indiziato ma presunto innocente, dalla Magistratura di corruzione? Con chi si è confrontato, e con quali metodi democratici, ha optato per le sue dimissioni e, successivamente, come e perché ha scelto proprio questa data di nuove le elezioni, dopo lo scioglimento del Consiglio Regionale?

Perché tanta fretta, perché tante date così curiosamente coincidenti e tanti cronoprogrammi quasi simultanei, con una cronologia di precisione degna di un Rolex, perfettamente sovrapposta tra dimissioni e scioglimento del Consiglio e l'approvazione, da parte del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e del Ministro Salvini, del progetto definitivo del Ponte sullo Stretto di Messina?
 
Di fronte a fatti così gravi, realmente e potenzialmente dirompenti, che potrebbero persino evocare le dinamiche di un golpe sudamericano in salsa cubana e mediterranea, i calabresi onesti, forti e coraggiosi devono ribellarsi. Ribellarsi è giusto per fermare questa pericolosa avventura di Roberto Occhiuto e per sconfiggere i veri nemici di questa regione.
 
Bisognerà riflettere bene e con attenzione prima di decidere chi votare alle elezioni anticipate fissate con disposizione unilaterale voluta dal Golpe di Roberto Occhiuto, e con lui da tutti gli uomini del Presidente. Battere la destra in Calabria è un obiettivo decisivo per il futuro dell'Italia che non potrebbe affrontare gli Anni Trenta di un mondo sull'orlo del caos, con una Regione come la Calabria finita in mano predatori e prenditori di ogni risma”.

Lo scrive in una nota Vito Barresi, storico sociale e delle idee, Candidato a Sindaco di Crotone per le Elezioni Comunali 2026 con le liste di Coalizione Civica Crotone.

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