“Ci ho pensato molto prima di decidermi a una pubblica denuncia sulla burocrazia regionale. Da più parti e più volte si è detto circa l’inefficienza e l’insipienza burocratica che vigono all’interno della Regione Calabria. E ora al di là del detto e del non detto eccomi a esporre una esperienza propria e diretta che è la prova provata di quanto sia insulsa e riprovevole la burocrazia regionale. Tanto affermo, mio malgrado, essendo stato funzionario regionale per 40 anni, svolgendo tale funzione con dignità e professionalità. Ed ecco il quibus, e cioè che anni fa, dopo circa 15 anni, mi viene riconosciuto e pagato un credito per passate prestazioni tecniche (poche migliaia di euro). Ma la rabbia per il lungo tempo trascorso è legittimamente rimasta e da qui quindi ne discerne la richiesta, da oltre tre anni, che mi siano riconosciuti gli interessi di mora e la rivalutazione monetaria. Circa tre anni e mezzo trascorsi dalla prima richiesta peraltro seguita anche da solleciti e oltre che da analoghe richieste dei Legali. Ma nulla avviene e tutto tace e questo è l’aspetto più angosciante della vicenda. Neanche una risposta ad oggi, né positiva né negativa, tutto tace, tutti tacciono come se un cittadino nell’ esercitare un proprio diritto debba essere poco o per niente considerato e non debba avere diritto a legittime risposte. Menefreghismo assoluto. E aggiungo, che personalmente sono più o meno conosciuto ma mi chiedo, chi non lo è?? E quindi mi angoscia pensare a quei poveri cittadini che con meno visibilità di me sono quindi ancor più penalizzati. Ecco quindi la prova provata di una insulsa macchina burocratica che ho inteso rendere pubblica con la speranza che, anche per vergogna o anche per senso di responsabilità, qualcuno, della dirigenza istituzionale e politica a iniziare dal Presidente Occhiuto, la recepisca e voglia porre rimedio non solo per il mio caso ma anche per i tanti innumerevoli casi di mala burocrazia che spesso governa l’Ente Regione e che invece sarebbe ora che là si facesse funzionare meglio, valorizzando le esperienze e le professionalità pur presenti. Diversamente mi vedrò costretto mio malgrado a continuare a denunciare questo tale stato di cose che definire insulse e ripugnanti forse è poco, oltre ovviamente ad adire le vie legali che costituirebbero il colpevole aggravio delle spese per l’Ente.” Vito Bordino, già Funzionario del Dipartimento LL.PP. - Regione Calabria
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