La Filcams CGIL Calabria "ha proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori dipendenti delle aziende di vitto e sopra-vitto nelle carceri calabresi. La nuova procedura di appalto dei servizi bandita dal Provveditorato della Calabria ha provocato il rischio concreto per circa 30 lavoratori calabresi di perdere il posto di lavoro, dopo anni di impegno e sacrifici fatti per svolgere un servizio fondamentale per la dignità dei detenuti".
"Le aziende che attualmente gestiscono l'appalto- prosegue la nota - hanno già avviato le procedure di licenziamento collettivo che il sindacato rifiuta e respinge perché è ingiusto che questi lavoratori vengano buttati fuori a fine anno nonostante il lavoro che svolgono continuerà ad esistere".
Per queste ragioni la Filcams CGIL Calabria "ha chiesto alla Prefettura di Catanzaro di convocare un tavolo di confronto tra l'amministrazione Penitenziaria della Calabria e le aziende attualmente aggiudicatarie dell'appalto al fine di ricercare soluzioni idonee a salvaguardare tutti i posti di lavoro".
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736