Il tribunale di Palmi, presieduto da Angelina Bandiera, ha assolto l’ex sindaco di Santa Eufemia d’Aspromonte (Reggio Calabria), Domenico Creazzo, ‘perché il fatto non sussiste’ dall’accusa di voto di scambio politico-mafioso.
Creazzo, sottufficiale della guardia di Finanza, eletto al Consiglio regionale nella tornata del 2020 con FdI, non ebbe il tempo neppure di insediarsi a Palazzo Campanella, sede dell'Assemblea calabrese, che venne arrestato e posto ai domiciliari.
Oltre a Domenico Creazzo, il Tribunale di Palmi ha assolto 33 persone, coinvolte nell’operazione Eyphemos, condotta tre anni fa dalla Squadra mobile e dal Commissariato di Palmi.
Gli imputati assolti sono: Angelo Alati, Rosa Alvaro, Francesco Antonio Cannizzaro, Domenico Carbone, Vincenzo Condina, Cosimo Idà, Giasone Italiano, Antonino Laurendi, Rocco Laurendi cl.44, Domenico Luppino, Francesco Modaffari, Domenico Modaffari, Pasquale Modaffari, Giuseppe Novello, Michele Romeo, Domenico Alvaro, Cosimo Alvaro, Rosario Bonfiglio, Adriano Bruni, Carmelo Castagnella, Giovanni Speranza, Francesco Crea, Gregorio Cuppari, Giuseppe Antonio Galletta, Rocco Iannì, Diego Laurendi, Rocco Laurendi, Carmelo Napoli, Agostino Orfeo Diego Orfeo, Diego Orfeo, e Saverio Salerno.
Il Collegio ha invece condannato, a vario titolo, accogliendo la richiesta della Procura distrettuale antimafia di Reggio Calabria, 21 imputati ritenuti vicini alla cosca Alvaro, di Sinopoli: Domenico Alvaro cl.81, 6 anni e 6 mesi; Salvatore Alvaro 13 anni; Giuseppe Bagnato 15 anni; Antonino Borgia 12 annie 9 mesi; Cosimo Cannizzaro 14 anni; Emanuele Crea, 13 anni e 5 mesi; Giuseppe Crea 12 anni; Antonino Creazzo 3 anni; Mauro Fedele, 1 anno e 4 mesi; Diego Forgione, 14 anni; Rocco Iannì, 2 anni; Rocco Laurendi, 1 anno e 6 mesi; Antonino Luppino, 3 anni; Bruno Modaffari, 13 anni; Vincenzo Modaffari, 12 anni; Carmine Napoli, 14 anni; Carmine Giuseppe Napoli, 13 anni; Agostino Orfeo, 1 anno e 4 mesi; Giuseppe Orfeo 3 anni; Carmine Quartuccio 7 anni e 6 mesi; Michele Romeo 5 anni.
Nel troncone del processo celebrato con il rito abbreviato, era stato invece condannato a cinque anni e quattro mesi di reclusione l’ex senatore di Forza Italia Marco Siclari, il quale, secondo l’accusa della Dda, si sarebbe interessato per il trasferimento di una impiegata delle Poste, imparentata con esponenti della cosca Alvaro, richiesta che gli sarebbe stata rivolta da persone vicine elettoralmente a Domenico Creazzo, che è stato invece assolto.
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