Welfare a Catanzaro, Pino: "Si consolida l'impegno sui Centri per le famiglie"

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Giusy Pino
  06 giugno 2024 12:52

 Prosegue il percorso dell’Amministrazione comunale per il rafforzamento dei Centri per le Famiglie quali luoghi di ascolto e supporto rispetto, in particolare, ad un tema delicato e sempre più attuale come l’affido familiare. L’assessore alle politiche sociali, Giusy Pino, rende noto che, con apposita delibera di giunta, si è preso atto che l’Ufficio di Piano dell’Ambito Territoriale Sociale di Catanzaro ha approvato la proposta progettuale relativa al Fondo per le Politiche della Famiglia, annualità 2023, che prevede uno stanziamento, per ciascun Ambito, sull’azione relativa ai Centri per le famiglie, di una somma massima pari a 50mila euro. Fondi che vanno ad aggiungersi a quelli di annualità pregresse, per circa 128mila euro, non ancora spesi, e per cui è stata varata la relativa riprogrammazione. 

“Affidi…Amo un minore. A.A.A. cercasi Famiglie” è il titolo della proposta progettuale con cui l’amministrazione, partecipando ad un avviso della Regione Calabria, vuole continuare a perseguire l’obiettivo generale di costituire l’Albo delle famiglie affidatarie interessate e disponibili all’affido di minori residenti nell’Ambito Territoriale di Catanzaro. “E’ uno strumento, questo, che può assolvere ad una funzione prioritaria di aiuto al minore e alla sua famiglia, al fine di sostenere e valorizzare la disponibilità della comunità all’accoglienza temporanea dei minori in difficoltà”, commenta l’assessore Pino. “Le linee generali della proposta, volta a coinvolgere gli enti del Terzo settore nella co-progettazione degli interventi, mirano in particolare a creare un gruppo di famiglie, potenzialmente affidatarie, che siano accompagnate nel percorso di formazione e valutate da un team multiprofessionale di esperti. E per farlo, si è scelto di puntare sul metodo della peer education, tra famiglie accomunate da una precedente esperienza dell’affido familiare e dal desiderio di accogliere un minore in condizione di vulnerabilità.  Grazie agli sforzi dell’equipe appositamente dedicata, finora è stato possibile attivare questo percorso per oltre ottanta minori, favorendo il loro collocamento, in gran parte, all’interno delle strutture residenziali del territorio. Crediamo – conclude Pino - sia la strada migliore per promuovere contesti familiari in grado di assicurare processi di crescita e di sviluppo armonico della personalità dei minori in difficoltà”.

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