“Sono orgogliosa di aver presentato in Consiglio Regionale la Proposta di Legge che ha come obiettivo quello di garantire alle persone senza fissa dimora della nostra Regione l’iscrizione nelle liste degli assistiti delle ASP. Il diritto alla salute ed alla residenza sono fondamentali per aiutare quanti, per svariati motivi, abitano oggi in strada, nei dormitori, nei centri di accoglienza, nelle stazioni e quindi hanno perso tutto, compresa la loro dignità di donne e uomini. Dalle prime audizioni fatte in Terza Commissione la proposta è stata accolta da più parti in modo più che favorevole e io sto ascoltando tutti i suggerimenti, le indicazioni che possono aiutarmi a migliorarla. Questa proposta interviene in una più ampia ottica di estensione di diritti a favore di una fascia di popolazione che a causa della propria condizione di disagio non ha nulla e non è mai riuscita ad ottenere nulla. L’Emilia Romagna e dopo la Puglia sono le altre regioni italiane che si sono già dotate di questo strumento di legge importante per il sostegno dei senza dimora. E la presenza qui di Antonio Mumolo, Consigliere Regionale dell’Emilia Romagna, che ringrazio davvero con tutto il cuore, e che io considero il “padre” di questa legge, testimonia con quanto entusiasmo stiamo portando avanti la nostra iniziativa.
Dotandosi di questa norma la Calabria entrerebbe a pieno titolo nel novero di quelle regioni che hanno dimostrato grande sensibilità nei confronti delle persone poco fortunate. Secondo l’ultimo dato Istat che risale al 2014 nel Sud le persone senza dimora sono circa l’11,1% ma c’è da ritenere che il dato in questi anni, anche a causa della crisi pandemica, sia cresciuto a dismisura. Abbiamo già attivato in Terza Commissione una campagna di ascolto con l’Anci, la Federsanità, il Terzo Settore e la Caritas e quelle associazioni che sono impegnate nella nostra regione ad offrire assistenza ai senza fissa dimora, e stiamo riscontrando giudizi più che positivi. Noi ci crediamo al fatto che non vogliamo lasciare indietro nessuno, avremo sempre cura degli ultimi, dai senza dimora alle persone fragili, agli anziani, lo spirito di questa legge va proprio in questa direzione”.
Per Antonio Mumolo, Consigliere Regionale dell’Emilia Romagna e Presidente nazionale dell’associazione ‘Avvocato di strada’ “bisogna garantire il medico di base e, dove é possibile la residenza anagrafica a tutte le persone senza dimora che vivono in Italia. Quando una persona diventa così povera da non potersi più permettere di pagare un affitto o un mutuo finisce in strada. Così perde anche la residenza, ovvero viene cancellata dall’anagrafe del Comune. La legge italiana collega una serie di diritti fondamentali, come quello del voto, il diritto alla salute, al Welfare, al possesso di una residenza. E se una persona la perde è come se scomparisse nel nulla. Per questo con lo studio ‘Avvocato di strada’ portiamo avanti queste due battaglie che misurano il grado di civiltà di un Paese”.
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