XX Festival d’autunno, la voce di Januaria Carito conquista Catanzaro

di CARLO MIGNOLLI

“Spero che Januaria possa affermarsi a livello nazionale perché ha tutte le carte in regola per poterlo fare”: con queste parole Antonietta Santacroce, direttore artistico e ideatore del Festival d’Autunno, ha introdotto il concerto di Januaria Carito, vincitrice della terza edizione del talent “Next Music Generation”, che ha avuto luogo nella meravigliosa cornice del Complesso monumentale San Giovanni. “La cantante di stasera si è già messa in luce partecipando ad Amici e Sanremo Lab - continua Santacroce - ed ha tanta grinta e talento da vendere”. Ad aprire la serata, il Duo VìVì, formato dalla violinista Valeria Piccirillo e dal chitarrista Valerio Mazza, hanno deliziato il pubblico presente con musiche soprattutto del passato, ma anche del presente, tra cui “Experience” di Ludovico Einaudi. 

Subito dopo, Januaria ha divertito il pubblico presente proponendo dieci brani propri, ma non solo: insieme alle canzoni contenute nel suo primo album “L’ammore e altre storie”, Carito ha reinterpretato alcuni brani del cantautorato italiano come “Io so’ pazzo” di Pino Daniele, “Bocca di rosa” di Fabrizio De André, “Amandoti” di Giovanni Lindo Ferretti e “Via con me” di Paolo Conte. Insieme al Duo VìVì, che ha richiamato sul palco insieme a lei, ha anche eseguito un trittico popolare, che comprendeva “Riturnella” e la “Baronessa di Carini”.

Il Festival prosegue offrendo questa sera un raffinato momento di musica classica con “Les chemins de l’amour”, proposto dal Trio Fonè formato dal pianista Giovanni Mazzuca, dal violinista Giuseppe Arnaboldi e dalla violista Sabina Fedele che presenteranno un viaggio mano nella mano con l’Amore dal Romanticismo ai nostri giorni, da Schubert a Capossela, alternando le musiche a momenti di poesia; domani sera invece ritorna il Jazz al Festival d’autunno con una delle migliori formazioni italiane con all’attivo numerose collaborazioni internazionali di spessore: il Paolo Di Sabatino trio, formato dallo stesso Di Sabatino insieme al fratello Glauco alla batteria e il contrabbassista Luca Bulgarelli.

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