XXI Festival d’autunno, l’11 e il 12 ottobre la due giorni dedicata al grande Jazz

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 Sul palco Aymée Nuviola, Trilok Gurtu, Omar Sosa, Maria Pia De Vito e l’omaggio a Chick Corea

  16 settembre 2024 10:14

Un fine settimana dedicato al grande Jazz, pensato appositamente per tutti gli appassionati del genere, con in programma ospiti internazionali di fama planetaria per ben tre concerti e due masterclass. È “Time in Jazz”, il weekend fortemente voluto dal direttore artistico del Festival d’autunno, Antonietta Santacroce, che si terrà l’11 e il 12 ottobre prossimi a Catanzaro.

Ad aprire le “danze” sarà la straordinaria Aymée Nuviola, il cui volto è l’immagine dell’edizione 2024 del Festival d’autunno, sostenuto da Regione Calabria/Calabria Straordinaria, attraverso i fondi Pac 2014/20; dalla Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, dal Comune di Catanzaro, oltre che da vari Enti privati. Voce potente e versatile, Nuviola presenterà l’11 ottobre alle ore 21:00 al Teatro Politeama in prima nazionale assoluta il suo nuovo progetto “Timba Jazz”, un omaggio doveroso al Jazz e alla Timba cubana con cui il pubblico potrà ascoltare i classici della musica cubana in una squisita nuova veste, in un’atmosfera potente e accurata. Del resto Aymée Nuviola è nota proprio per la sua capacità di fondere influenze di generi come la salsa, il Jazz, il pop e il soul, in un sound unico capace di conquistare il pubblico di tutto il mondo.

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Per questo concerto alla ricerca delle radici musicali della sua isola, Aymée Nuviola sarà accompagnata dai musicisti con cui si esibisce in quintetto, con al basso Lowell Ringel, alla batteria Hilario Bell, alle chitarre Julian Avila, alle percussioni Nieder Jose “Majito” Aguilera, con la partecipazione straordinaria di Kemuel Roig al piano. L’esibizione sarà preceduta alle ore 18:00, al Piccolo del Politeama, da una masterclass ad ingresso gratuito in cui Aymée Nuviola si racconterà ai musicisti e appassionati che parteciperanno riservando per loro consigli e aneddoti sulla sua straordinaria carriera.

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Sabato 12 ottobre, Time in Jazz si farà in tre. Il primo appuntamento previsto è alle
18:00 al Chiostro del Complesso monumentale San Giovanni dove ci sarà il debutto in anteprima nazionale - dopo quello all’Amersfoort Jazz Festival dello scorso agosto – del progetto “Chick Corea: a Spanish heart”, un vero e proprio tributo dedicato all’eccezionale pianista di origini calabresi – di Albi per la precisione - recentemente scomparso. Lo spettacolo è una coproduzione del Festival d’autunno insieme all’Amersfoort Jazz Festival e al Sicilia Jazz Fest e sarà un viaggio nella musica di Corea, attraverso storie ed aneddoti della sua vita portati in scena da un ensemble orchestrale guidato da Salvatore Bonafede, che ha anche composto le musiche originali del progetto, con Laura Sfilio in qualità di narratrice e cantante. I testi originali sono di Fabio Lannino.

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In serata, alle ore 21:00, ci si sposterà al Teatro Politeama dove ci sarà un altro imperdibile appuntamento con “Mater”, un evento unico che vedrà salire sul palco tre artisti di fama mondiale quali il leggendario percussionista indiano Trilok Gurtu, il pianista cubano Omar Sosa e la “nostra” Maria Pia De Vito, una delle voci più versatili e apprezzate del panorama musicale italiano, che accompagneranno gli spettatori in un viaggio musicale ispirato al culto della Dea Madre, attraverso una fusione di jazz, world music e influenze etniche. Il concerto sarà preceduto, nel foyer del Teatro Politeama, da un incontro con Sosa e Gurtu, aperto al pubblico in cui i presenti potranno conoscere i due grandi maestri, approfondendo la propria conoscenza del mondo della world music e del jazz.

« Il grande jazz internazionale approda a Catanzaro in questa fantastica due giorni – ha affermato il direttore artistico Santacroce - La sezione riservata al Jazz è un’occasione unica per assistere a concerti di straordinaria bellezza e per conoscere personalmente gli artisti ospiti del Festival che si racconteranno attraverso i loro segreti artistici e tecnici e le molteplici esperienze personali che li hanno resi protagonisti assoluti nel mondo».

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