di DAVIDE ZICCHINELLA
Fra pochi giorni sarà un anno dall'inizio della pandemia in Italia, ma in Calabria è come se questo tempo, di lutti, dolore e preoccupazione, fosse passato invano.
Sono mesi che l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) avverte che il 2021 può essere l'anno delle varianti del virus Sars-Cov-2.
Puntualmente tale previsione si sta avverando. Sentiamo parlare di variante Inglese (diverse), Brasiliana e Sudafricana. Ricordiamo che come tutti i virus a RNA anche Sars-Cov-2 (il virus che provoca il Covid-19) è soggetto a cambiamenti, perché riproducendosi copia il suo materiale genetico ed in questo processo è facile possano manifestarsi delle mutazioni.
Questi cambiamenti stanno provocando una maggiore diffusione del virus e anche un peggioramento dei danni che può produrre. È importante capire non se (ormai le varianti sono arrivate anche in Italia) ma quante delle persone infette sono state aggredite da un virus mutato.
Questo ci permetterebbe di capire per tempo sia i rischi potenziali di diffusione sia le misure più appropriate da attuare per evitare la saturazione degli ospedali. Per fare questo bisogna non solo individuare la presenza del virus attraverso i tamponi, ma conoscere il numero delle sue variazioni attraverso lo studio (Sequenziamento) del suo genoma. Ad oggi senquenziare in Calabria il virus non è possibile!!! Come nei primi mesi della pandemia dove bisogna inviare i tamponi ai laboratori dello Spallanzani Roma per la loro validazione, oggi lo stesso iter bisogna fare per conoscere la natura mutata o meno del virus. Con gravi perdite di tempo. Ci risiamo, siamo nuovamente impreparati! Non voglio fare il profeta di sventura. Parlo perché sono un medico che lavora sul territorio prima che un politico.
Avevo già previsto (basta rileggere i miei post) le difficoltà che avremmo avuto su tracciamento e vaccinazione. Senza dati certi potremmo finire in un duro lockdown preventivo senza magari avere i numeri. È già successo.
E mentre siamo in balia delle onde la struttura commissariale per la gestione della sanità in Calabria diretta del Prefetto Longo denuncia ritardi e difficoltà nella totale indifferenza della politica calabrese che pensa solo a come conservare le ricche poltrone e le truppe di portaborse in previsione delle prossime elezioni.
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