“Il 75° anniversario della Liberazione quest’anno, per l’emergenza sanitaria, sociale ed economica in corso, ha rilanciato, nella celebrazione, maggiori significati, rendendo ancora più attuali i messaggi irriducibili che porta con se la manifestazione.”
Lo ha affermato il Sindaco, Domenico Lo Polito, a margine dell’appuntamento- con poche persone per le ovvie prescrizioni che necessita l’istante- , vissuto questa mattina con la consueta deposizione della corona d’alloro al Monumento ai Caduti (che ricorda il sacrificio di tanti), legandolo pure a quello di quanti, a causa del Covid-19, non ce l’hanno fatta e vengono a mancare.
Presenti, perché unici autorizzati ad esserci con nota del Prefetto di Cosenza, i presidenti delle Sezioni Anpi e Reduci e Combattenti, rispettivamente Leonardo Di Vasto e Giovanni Donato, oltre il Comandante della Polizia Municipale, Sonia Lo Sardo con alcuni vigili .
“Dopo la storica Liberazione dall’oppressore (la fine dell’occupazione nazista in Italia e della Seconda guerra mondiale) e da tante vessazioni – ha spiegato- oggi ci muoviamo, anche se in un momento triste del Paese, insieme, in forza di una Nuova, prossima, liberazione per la quale stiamo combattendo Tutti con in testa gli Operatori sanitari che ringraziamo senza sosta a partire da quelli “Caduti sul Campo” per tutelare il Bene persona.”
Nessuno poteva immaginare che si sarebbe arrivati a questo punto, ma l’importante è uscirne. Rispetto delle regole, delle prescrizioni e delle nuove abitudini sono fondamentali, poi, anche per non lasciare nessuno.
“Insieme, – aggiunge il primo cittadino – allora, si può, come lo è stato nel 1945, grazie alla dedizione e tenacia di molti, contro il Totalitarismo. Oggi lo abbiamo confermato in una nuova Tensione, idealmente e all’unisono- precisa-(perché impossibilitati a farlo fisicamente in maniera congiunta), pure con l’associazione Vittime Civili di Castrovillari , il 21° Reggimento Genio Guastatori -Caserma “Ettore Manes”-, l’Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza, la Polizia di Stato, la Polizia Penitenziaria, il Corpo dei Vigili del Fuoco, le Associazione Nazionali Marinai d’Italia, Carabinieri e Polizia di Stato con i cittadini (anche se nel chiuso delle loro abitazioni), certi che solo la fiducia fattiva e l’unità responsabile, con gli opportuni comportamenti, possono portarci fuori da questo Tempo.”
Ecco perché la necessità anche di superare paura e timori legittimi che, però, non possono vederci soccombere.
In tali momenti percepiamo che la forza di ciascuno sta nell’intensità della sua autocoscienza per comprendere se stessi e ciò per cui vale la pena vivere, senza mai perdere di vista la Memoria.
“Questo- conclude Lo Polito- è l’assist ed il valore da riafferrare, condividere e diffondere. La ricorrenza li offre ogni anno. Sta a noi cogliere l’occasione per far rinascere continuamente le ragioni del nostro stare insieme, che si radicano in tradizioni millenarie di civiltà e cultura, di umanità e di accoglienza, valori da essere fieri e supportare sempre con abnegazione e generosità per bandire quella indifferenza che spesso serpeggia ma senza intaccare, ringraziando Dio, il germoglio del diritto alla speranza che dobbiamo rendere certa.”
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