A 25 anni dalla morte di Nicholas Green i genitori sono tornati in Calabria. Il Comune di Polistena gli dona una targa

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Nicholas Green
  30 settembre 2019 19:48

A 25 anni dalla morte di Nicholas Green, Reginald e Maggie Green, genitori del bambino di sette anni vittima di un tentativo di rapina sull'autostrada Salerno-Reggio Calabria, sono tornati oggi a Polistena.

Il bambino, che viaggiava sul sedile posteriore dell'auto assieme alla sorellina di 4 anni, morì a causa dei colpi sparati da due banditi poi identificati e condannati.
Da quell'evento tragico, dopo che i coniugi autorizzarono l'espianto dei suoi organi, oltre alla speranza per sette persone, scaturì un'ondata di solidarietà che fece triplicare le donazioni.

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Ai genitori di Nicholas il sindaco di Polistena, Michele Tripodi, ha donato una targa per ricordare un gesto che ha generato amore e solidarietà. "E' difficile - ha detto Maggie Green - tornare nel luogo dove abbiamo passato la peggiore notte della nostra vita, ma non possiamo dimenticare tutti gli incontri che abbiamo fatto qui, contrassegnati dal calore e dalla generosità delle persone".

"Ovviamente Reg - ha aggiunto la mamma di Nicholas - è ritornato molte volte. Io invece non torno in Italia da quasi vent'anni. Sono rimasta a casa a prendermi cura dei nostri figli e quando sono cresciuti ho avuto il mio lavoro da portare avanti. Perdere Nicholas è stata la cosa più dura che mi sia mai capitata. Ma donare i suoi organi non è stata una scelta difficile. Che lui sia riuscito a salvare altre giovani persone è un miracolo medico. Che queste vivessero nella sua nazione preferita sembra semplicemente giusto".

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"E' difficile credere - ha sostenuto, da parte sua, Reginald Green - che sia passato tanto tempo: lo ricordo così chiaramente. Dopo l'oscurità della notte mentre correvamo qui, fu uno choc vedere improvvisamente l'ospedale infiammato di luci. Ancora più scioccante fu il contrasto tra tutta la conoscenza e la compassione, tutta la bontà, raccolta dentro questo edificio e l'insensata brutalità della strada. Qui c'erano due mondi a distanza di pochi chilometri l'uno dall'altro, che avevano dei punti di vista completamente diversi su come vivere: uno razionale, pieno di speranza e generoso, l'altro avido, cattivo ed egoista".
"Molti italiani - ha detto ancora Green - hanno detto di aver provato vergogna per quanto successo, ma noi non abbiamo mai pensato che l'Italia avesse premuto il grilletto: furono solo due uomini arrabbiati che volevano così tanto una cosa da non preoccuparsi delle vite che avrebbero rovinato e sarebbe potuto accadere ovunque".
Commovente a distanza di 25 anni il grazie dei genitori di Nicholas ai medici dell'ospedale di Polistena e agli agenti del Commissariato di Polizia dove si recarono per effettuare la denuncia di quanto era accaduto. Tra loro anche alcuni che quella sera erano in servizio e si prodigarono con umanità per sostenere due genitori devastati dal dolore.

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