Al termine della cerimonia per il santo patrono il sindaco ha consegnato a Monsignor Satriano una targa in terracotta con il bassorilievo della cittadella medioevale fortificata di Cariati, leggendo il messaggio destinatogli dall’Amministrazione Comunale e dalla comunità
09 novembre 2020 10:21"Celebrare la festa del nostro Santo Patrono Leonardo è veramente difficile. Nell’aria non c’è il sapore della festa che l’ha sempre accompagnata ma quella di una grande tristezza per il tempo che stiamo vivendo e soprattutto per le preoccupazioni del futuro che oggi non riusciamo neanche ad immaginare. Questa pandemia ci sta togliendo non solo il calore degli abbracci e dei sorrisi ma sta minando fortemente la nostra identità e le nostre tradizioni. San Leonardo ha sempre rappresentato un momento radicato nella nostra tradizione, perché in questa occasione la comunità cariatese viveva e rinnovava lo spirito autentico della condivisione e della comunità".
Sono stati, questi, alcuni dei passaggi dell’intervento del sindaco di Cariati Filomena Greco nel corso dell’omelia, celebrata venerdì scorso, nella Cattedrale San Michele Arcangelo, per le celebrazioni di San Leonardo, Patrono di Cariati. Alla cerimonia, presieduta dall’Arcivescovo di Rossano-Cariati Mons. Giuseppe Satriano, insieme al Primo Cittadino era presente la Giunta Municipale ed il Comandante della Polizia Municipale Patrizia Marino. "Questo – ha proseguito il sindaco – è il momento di sentirsi veramente comunità; il momento di non lasciarsi sopraffare dalla rabbia e dall’impotenza e quello in cui aiutarsi, sostenersi gli uni gli altri. I mesi che ci aspettano non saranno facili ma sicuramente saranno meno difficili se metteremo da parte i contrasti e le diversità di pensiero e punteremo insieme all’unico obiettivo che è quello di tutelare la nostra comunità non solo da un punto di vista sanitario ma anche economico. Serve unità e condivisione di valori".
Al termine del suo intervento il Sindaco ha quindi consegnato a Mons. Satriano una targa in terracotta con il bassorilievo della cittadella medioevale fortificata di Cariati, leggendo il messaggio destinatogli dall’Amministrazione Comunale e dalla comunità. "Padre Arcivescovo – è, questo, il messaggio letto dal Primo Cittadino – insieme a tutti i comuni ed ai fedeli dell’Arcidiocesi che ha guidato con la grandezza dell’umiltà in questi anni, l’intera comunità laica e religiosa di Cariati ha trovato nella sua persona, nelle sue parole e nel suo impegno un riferimento illuminato e fraterno. Mancherà a tutta Cariati, simboleggiata in questa rappresentazione del perimetro della cittadella medievale racchiusa nelle sue otto torri".
"Non a caso è riportata su una lastra di terracotta, tra i materiali che meglio raccontano la semplicità, sentimento con il quale, dal primo momento, ci siamo posti nei suoi confronti, ascoltandola, facendo delle sue parole la nostra guida. Non è senza commozione che posso affermare che mancherà a tutti il suo modo di partecipare alla vita della nostra comunità, di condividere con ognuno di noi percorsi e soluzioni per le piccole e grandi questioni sociali. Ricorderemo – ha concluso – il suo sapere essere sempre prossimo e vicino alla gente, a difesa dei diritti delle cittadinanze di questa terra, contribuendo insieme a noi alla promozione della cultura della legalità. Ringraziamo Dio per aver messo sul nostro cammino una persona alla quale ci ha legato un profondo e prezioso rapporto. Ne faremo tesoro. Grazie Arcivescovo per aver contribuito a scrivere una bella pagina della storia della nostra complessa e ricca Diocesi.
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