"Ancora una volta vi raccontiamo un caso di violenza inaudita, perpetrato da esseri umani privi di coscienza, ai danni di un cane randagio. Lui si chiama Mario ed è un cane di quartiere: mite e non aggressivo, talmente buono da essere stato “adottato” dagli abitanti di un quartiere, coadiuvati dai volontari esperti dell’Associazione locale SalvaZampe Onlus. Siamo a Lauropoli, una frazione di Cassano allo Ionio, in provincia di Cosenza". E' quanto si legge in una nota degli Animalisti italiani.
"Il fenomeno del randagismo è un problema che affligge l’Italia, - proseguono - soprattutto le regioni come la Calabria e in generale il Sud del nostro paese, ma i cani liberi, in realtà, se gestiti da persone competenti, non rappresentano, automaticamente, un problema. Per legge, un cane randagio “dovrebbe” essere custodito presso un canile comunale, sterilizzato e adottabile, gratuitamente, da soggetti interessati. Purtroppo, esperienza insegna che, spesso, un cane ospitato in una struttura del genere può passare il resto della sua vita all’interno del box, senza mai assaporare la libertà e la vita vera".
Il povero Mario, non aveva dato fastidio a nessuno in questi anni, fino a quando qualcuno, senza motivo, si è accanito contro di lui sino a ridurlo in fin di vita. Il cane è stato rinvenuto in una rupe dopo essere stato preso a sassate, bastonato e persino sparato con fucili e carabine: questo è emerso dai successivi accertamenti del veterinario, dove il meticcio è stato accompagnato per essere sottoposto ad intervento. Per fortuna l’esito delle radiografie ha escluso l’interessamento di organi vitali. Mario adesso è salvo, ma i tempi di recupero saranno lunghi. Animalisti Italiani, intende sporgere denuncia, affinché venga fatta luce sulla vicenda, visto che in questo feroce massacro, oltretutto, sono state usate armi da fuoco in pieno centro abitato".
"Nel frattempo, l’obiettivo prioritario è trovare una famiglia per il nostro amico Mario che merita, conclude - dopo tanta sofferenza, un posto sicuro dove proseguire, felice, la sua vita. Per qualunque informazione sull’adozione potete contattare il numero: 3467346347".
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736