A Corigliano Rossano la prima sperimentazione di agrumeti in agroecologia in Calabria

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  23 aprile 2025 17:23

La Calabria avrà la sua prima sperimentazione di agrumeti in agroecologia. I terreni saranno quelli della OP Carpe Naturam a Corigliano Rossano. Lo hanno detto Angelo, Mariagrazia e Anita Minisci, della stessa OP, a chiusura dei lavori del seminario «Agrumeti in agroecologia. La coltivazione agrumicola per la rigenerazione della fertilità organica dei suoli, della biodiversità e di relazioni umane giuste». Iniziativa formativa di UpBio, ABC Calabria, Rete Humus e Carpe Naturam, che si è svolta nell’ambito del progetto NATUR BIO e che punta a sensibilizzare i cambiamenti in ambito agroecologico dovuti all’evoluzione climatica.

Relazioni e buone prassi, i principi dell’agroecologia e le innovazioni sono state portate all’attenzione di agronomi, tecnici dell’agricoltura e imprenditori, agrumicoltori biologici e operatori specializzati, che hanno riempito la sala della OP Carpe Naturam a Corigliano Rossano. L’indirizzo di saluto è toccato ai rappresentanti delle professioni: Lina Pecora, dell’ordine Agronomi provincia Cosenza, Cataldo Maio, Presidente Collegio Periti agrari di Cosenza e Gennarino Magnone, Presidente del Collegio degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati di Cosenza.

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L’importante appuntamento, dal respiro internazionale, è stato moderato da Angelo Minisci, padrone di casa, e introdotto da Maurizio Agostino, Presidente di Agricoltura Biologica Calabria (ABC). Sul tavolo molti aspetti legati all’agroecologia come pratica della produzione agricola che preserva l’ambiente e che rispetta la biodiversità del suolo, non solo nelle coltivazioni agrumicole. A partire dall’ intervento dell’agronomo Francesco Perri che ha valorizzato la produzione degli agrumi come patrimonio non solo produttivo, ma anche riconosciuto come valore ambientale e sociale che nel tempo ha saputo innovarsi.

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Maurizio Agostino, nel dare la parola ai due docenti sottolinea come gli agrumi sono la coltura che negli ultimi 20 anni si è più esposta alla conversione al metodo biologico. «Oggi sono 33 mila gli ettari di agrumi coltivati in agricoltura biologica, sugli oltre 100 mila ettari complessivamente coltivati in Italia. – Ha sottolineato Maurizio Agostino - Si tratta di un primo passo, che ha comportato l’eliminazione dei mezzi chimici di sintesi, che da sola non riesce ad assicurare produzioni sostenibili e durature. Adesso si tratta di mettere in pratica strategia di miglioramento della fertilità organica dei suoli e di incremento della biodiversità degli agrumeti, soprattutto con sistemi di agroforestazione».

Fondamenti di agroecologia per la gestione degli agrumeti e strategie di adattamento agroecologico ai cambiamenti climatici i temi delle due Lectio magistralis, attese e che non hanno deluso l’uditorio, dei due docenti dell’Università di Berkeley CaliforniaMiguel Altieri e Clara Nichols, ricercatori di esperienza internazionale, che hanno prospettato la relazione che intercorre tra le colture, il terreno agrario e la biodiversità dei campi e del contesto territoriale. Per Miguel Altieri e Clara Nichols «bisogna cogliere l’opportunità,  - hanno detto - che è oggi un’esigenza urgente, di pensare al cambiamento climatico come un’evoluzione trasversale in cui tutti gli elementi ambientali sono coinvolti. L’interrelazione richiede un’ attenta osservazione del comportamento del suolo, della vegetazione delle piante coltivate e spontanee e della fruttificazione, tenendo presente la sempre minore quantità di acqua disponibile e l’innalzamento delle temperature. Osservati speciali - - hanno concluso - anche gli eventi climatici estremi».

La seconda sessione della mattinata ha trovato le relazioni degli accademici: Davide Neri, docente del Dipartimento Scienze Agrarie Alimentari e Ambientali, Università Politecnica delle Marche e di Alessandra Corrado, sociologa e Docente della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università della Calabria. Il docente marchigiano ha esplorato il mondo delle radici e l’interazione tra queste e i residui organici del suolo, potenti agenti nutritivi e capaci di rigenerare e proteggere dal deperimento gli alberi da frutto. Su Lavoro, giustizia sociale e mercati nidificati degli agrumi è invece intervenuta la Corrado, mettendo in luce l’importante circolarità sociale e non solo produttiva che il mondo dell’agricoltura rappresenta. 

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