È stata ufficializzata ieri, domenica 13 dicembre, la nascita del Presidio Libera Area Urbana di Cosenza intitolato a Sergio Cosmai, direttore della casa circondariale di Cosenza assassinato il 12 marzo 1985.
L’assemblea costituente si è svolta online ma è stata ugualmente emozionante e partecipata, anche grazie alla partecipazione della famiglia Cosmai e al contributo del giornalista e scrittore Arcangelo Badolati, fra i sottoscrittori del Patto, che con cognizione di causa ha tratteggiato il contesto storico in cui è maturato l’omicidio e il profilo di un servitore dello Stato di grande integrità morale.
“Dietro ogni nome ci sono i nomi di tutte le vittime di mafia” ha affermato Tiziana Palazzo, vedova Cosmai, in un intervento ancora carico di sofferenza.
Don Ennio Stamile, referente regionale di Libera, ringraziando i partecipanti ha sottolineato come sia importante tenere viva la memoria delle vittime, e come sia necessario far sentire la voce di Libera in un territorio difficile come la Calabria. Il presidio dell’area urbana di Cosenza va ad aggiungersi a quelli provinciali di Corigliano-Rossano, Cassano e Cetraro.
Durante il collegamento è stato esplicitato il percorso formativo del gruppo costituente, durato oltre un anno, che trova applicazione in precisi temi di impegno: fare memoria delle storie delle vittime innocenti di mafia; divulgare l’educazione alla legalità e alla giustizia sociale, alla solidarietà; offrire corresponsabilità e sostegno alla rete dell’antiracket, contro usura e pizzo; promuovere la tutela dell’ambiente; promuovere la legalità nel mondo del lavoro; favorire l’accoglienza, l’integrazione sociale e culturale di tutte le persone, soprattutto quelle più deboli ed emarginate; sostenere le organizzazioni che lavorano per i diritti umani.
Durante l’incontro i sottoscrittori del Patto hanno nominato Franca Ferrami quale referente del Presidio di Cosenza. Giornalista freelance, segretario del Circolo della Stampa di Cosenza, responsabile provinciale e componente del Consiglio nazionale dell’ente di promozione sportiva CSAIn, è sorella di Lucio Ferrami, imprenditore vittima della ‘ndrangheta ucciso nel 1981.
All’incontro hanno preso parte anche Pierluigi Ferrami, Antonella Dodaro, le referenti dei licei “G.B. Scorza” di Cosenza e “Pitagora” di Rende, membri dell’associazione Antiracket di Cosenza, dell’Agesci-Zona Passo del Pellegrino, delle ACLI provinciale e del presidio Libera di Palmi e il segretario provinciale della CGIL Umberto Calabrone presso la cui sede è ospitato il neo presidio di Libera.
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