“Vili ignoti hanno rubato gli zampilli di una fontana di Piazza Loreto, che immediatamente abbiamo, comunque, già ripristinato anche come monito a questa gentaglia a cui dico con fermezza che Cosenza, fino a quando sarà guidata dalla mia amministrazione, non si piegherà e reagirà con estrema determinazione”.
Così il sindaco Franz Caruso appena appresa la notizia dell’ennesimo atto di inciviltà compiuto contro un bene del patrimonio pubblico cittadino. “Sono le stesse fontane che – prosegue Franz Caruso - anche a seguito delle richieste provenienti dai miei concittadini, ho fatto sistemare dopo oltre dieci anni, seguendone personalmente il recupero strutturale e funzionale. Ma che gusto c’è a deturpare, rovinare, distruggere il bene pubblico, sfregiando l’immagine stessa della città. Davanti a questi atti, di una barbarie incredibile, sono esterrefatto, ed è indescrivibile la rabbia e l’indignazione che provo e che dovrebbero provare tutti i cosentini. Ma com’è possibile, cosa sta accadendo al nostro tessuto sociale per poter, così incessantemente, ormai quasi quotidianamente, far registrare tanta ignobile inciviltà diffusa. E’ una sequela di atti e misfatti continui, di inaudita e volgare villania, che non può più essere sopportata. Soltanto ieri abbiamo denunciato il taglio selvaggio di alberi nel nostro perimetro urbano e, prima ancora, solo per fare pochi esempi, lo sfregio al murales di Sergio Cosma, i giochi divelti al Parco Piero Romeo, per non parlare delle nefandezze che si compiono lungo tutto il perimetro del Parco del Benessere. L’altissimo grado di inciviltà e maleducazione spicciola che, purtroppo, sono costretto a registrare ed a rendere pubblico è un fenomeno che deve essere arginato e debellato. In nessun caso, peraltro, può essere derubricato per una eventuale carenza di controllo e assenza di videosorveglianza, perché dovremmo altrimenti militarizzare la città e non è possibile. Siamo davanti, invece, ad una questione di crisi culturale e ne dobbiamo tutti esserne consapevoli per affrontarla e risolverla. Lo dobbiamo fare insieme, tutte le istituzioni ed organismi pubblici e privati, le associazioni di volontariato e tutte le forze sane della città”.
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