Secondo appuntamento per “Scenari di luna – Festival delle arti”, la rassegna che si tiene a Figline Vegliaturo , in provincia di Cosenza, con la direzione artistica di Vera Segreti. Domenica 1 settembre, con inizio alle 21.30, andrà in scena il Libero Teatro con “Prove aperte” scritto e diretto da Max Mazzotta che sarà in scena insieme a Graziella Spadafora e Paolo Mauro. L’ingresso è gratuito per un festival fortemente voluto dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Fedele Adamo con il prezioso supporto della delegata alla cultura Alba Carbone.
«Sono molto soddisfatta di questa collaborazione con il Comune di Figline Vegliaturo – racconta il direttore artistico Vera Segreti – L’obiettivo della cooperativa teatrale “Teatro in note” e quello dell’amministrazione comunale è identico: portare il teatro in questo bellissimo paese per tutto l’anno. “Scenari di luna” è solo il primo passo di un progetto più ampio che porterà alla costituzione di una vera e propria officina delle arti con spettacoli, concerti, mostre, presentazioni di libri e molto altro. Fa molto piacere sapere che qui a Figline viene apprezzato il grande lavoro che negli anni ha svolto “Teatro in note” e che abbiano deciso di affidarsi alla nostra esperienza per far le giovani generazioni e non solo. Possiamo fare grandi cose in questo territorio con il coinvolgimento di tutti e con la qualità degli artisti che coinvolgeremo nel progetto».
Domenica 1 settembre, dunque, sarà la volta di “Prove aperte”. Lo spettacolo racconta le vicende di tre teatranti calabresi Mimì, Cocò e Carminuzzu (folle regista dei nostri tempi), alle prese con l’allestimento di uno spettacolo da rappresentare in un importante teatro con pochi giorni a disposizione e con una compagnia ridotta al minimo indispensabile.
La forza di “Prove aperte” sta sicuramente nell’irresistibile, surreale comicità dei personaggi; se Carminuzzu è un regista talmente pazzo da costringere i compagni a improvvisare una scena che ha come protagonisti una soppressata e un salumiere, Mimì e Cocò sono degnissimi rappresentanti della vasta gamma di manie, vezzi, isterismi e sindromi compulsive che caratterizzano gli attori. La sincerità della loro follia fa sì che ciò che avviene in scena risulti nello stesso tempo del tutto incredibile e assolutamente verosimile; il pubblico viaggia sospeso fra questi due opposti, domandandosi per tutto il tempo se i personaggi sul palcoscenico siano tre poveri guitti, oppure degli artisti talmente grandi da risultare incomprensibili. Al di là della risposta che ciascuno spettatore si darà, lo scopo dello spettacolo è proprio quello di stimolare domande e allo stesso tempo raccontare, con l’esplosiva leggerezza della comicità, il dramma della vita nel teatro, le quotidiane difficoltà con cui si scontra chi si rassegna a fare della poesia, del sogno e dell’immaginazione il proprio mestiere; la fatica, l’amore e la follia che ne costituiscono la straordinaria essenza.
Il Libero Teatro arriva subito dopo il grande successo di pubblico registrato al concerto dei Cumededè che ha aperto la rassegna di Figline con una tappa del suo Nicciabbaca – Summer tour. Tanti applausi e tanto ritmo nel concerto della piccola orchestra dove a farla da padrone è il ritmo delle percussioni e delle tradizioni riviste in un’ottica contemporanea. Musica che le tantissime persone accorse al concerto hanno apprezzato cantando, ballando e applaudendo i Cumededè.
Prossimo appuntamento con “Scenari di luna” sarà domenica 8 settembre con lo spettacolo teatrale “Quasi quasi m’ammazzo”.
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