di STEFANIA PAPALEO
Per anni ha prestato servizio lavorativo all'interno di Fincalabra, ricoprendo l’incarico di responsabile di Progetto dell’Unità operativa “Calabria Competitiva (Politiche per la Competitività delle Imprese)”. Così da maturare competenza ed esperienza tali da farlo aspirare a un sicuro avanzamento di carriera. Ed è stato il 9 agosto, con la costituzione dell'Area Incentivi, con le Sottoaree “Finanziamenti, Incentivi per la competitività e Incentivi per l'innovazione”, che il lavoratore aveva pensato che la sua occasione fosse finalmente arrivata. Salvo fare un salto dalla poltrona nel momento di apprendere che, a capo della Sottoarea “Incentivi per la competitività”, era stato nominato un altro professionista.
“Un incarico assegnato senza alcuna selezione interna, in maniera illogica, arbitraria e immotivata”, sostiene adesso l’avvocato Francesco Pitaro, che, per conto del lavoratore messo all’angolo, ha già spedito all’indirizzo di Fincalabra Area incentivi, in persona del neo responsabile di Settore, dott. Giuseppe Frisini, e al Dipartimento Sviluppo Economico - Attività Produttive della Regione Calabria, un Atto stragiudiziale di diffida con contestuale istanza di accesso agli atti, pronto a ricorrere alla magistratura in caso di mancata risposta.
Il legale, infatti, dopo aver messo bene in evidenza che Fincalabra è una società a totale partecipazione pubblico/regionale che maneggia fondi pubblici ed è sottoposta al controllo e alla vigilanza della Regione Calabria, tira in ballo proprio l’Ente guidato da Mario Oliverio per chiedere un intervento immediate finalizzato a ribaltare una situazione frutto di quelle che definisce precise violazioni della normative in materia di “gestione del personale” da parte di Fincalabra, avendo conferito l’incarico “incriminato” senza prima procedure ad alcuna selezione, né avviando una “competizione” interna tra i soggetti già appartenenti alla struttura di Fincalabra. “Tutto ciò, oltre che costituire condotta contra legem e in violazione delle norme tipiche dirette all'attribuzione di incarichi nell’ambito di società a totale partecipazione pubblica, si riflette negativamente sull'andamento e la gestione di Fincalabra, che ha affidato un ruolo di responsabilità senza la selezione che, all’interno di una società a totale partecipazione pubblico/regionale, oltre che essere obbligatoria ex lege, mira a garantire il datore di lavoro perché consente a quest'ultimo di scegliere il soggetto/lavoratore che abbia maggiore esperienza e competenza e titoli e che garantisce una migliore e più efficace gestione della Sottoarea”, scrive ancora l’avvocato Pitaro, appellandosi anche alla Carta Costituzionale, che prevede i principi di trasparenza e di selezione e di competitività.
Da qui l’invito e diffida a Fincalabra “a voler revocare e/o annullare e/o modificare, entro e non oltre 15 giorni dalla ricezione della presente”, la delibera e/o atto di conferimento dell’incarico di Responsabile della Sottoarea “Incentivi per la Competitività” e, contestualmente, a volerlo conferire al suo assistito, e, in ogni caso, a svolgere una selezione interna in ossequio alle norme di legge. Quindi, l’invito alla Regione Calabria a voler intervenire nella vicenda “al fine di garantire il corretto svolgimento della procedura de qua nel rispetto dei canoni di trasparenza, imparzialità e buon andamento della P.A”.
In caso contrario, giù con la “minaccia” a rivolgersi all’Ispettorato del Lavoro “affinchè quest’ultimo, in relazione ai fatti esposti, svolga tutte le necessarie indagini e controlli e applichi al datore di lavoro le dovute e opportune sanzioni”, e all'Autorità Giudiziaria “al fine di ottenere la tutela dei propri diritti e delle proprie ragioni e della propria dignità di lavoratore”, nonché di chiedere anche l'intervento della Procura della Repubblica al fine di verificare la sussistenza dell'ipotesi di reato di omissione e abuso d’ufficio.
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