Marina di Mandatoriccio, in fiamme la
scorsa notte l’auto di Cataldo Iozzi, già dirigente comunale. Indagano le forze
dell’ordine. Il rinvenimento di tracce di liquido infiammabile, tipo benzina, non fa
escludere l’ipotesi che si sia trattato di un atto di matrice dolosa.
È quanto fa sapere la stessa vittima, proprietario dell’autovettura andata distrutta e già vittima in
passato di altri analoghi episodi, cogliendo l’occasione sia per sottolineare come l’episodio si sia
verificato all’indomani del provvedimento di dissequestro dell'intero arenile a servizio del Villaggio
La Ginestra di cui lo stesso è amministratore; sia l’ancor più grave silenzio, inclusa l’assenza di
qualsiasi presa di posizione da parte delle istituzioni, calato improvvisamente – spiega – su un
accadimento che per tutta la notte ha seriamente allarmato l’intera marina di Mandatoriccio e che
ha tutte le caratteristiche di un ennesimo atto intimidatorio da condannare a tutti i livelli.
Il fatto – è quanto è contenuto nella denuncia sporta ai Carabinieri – è successo intorno alle ore 3
della notte di sabato 20 luglio, nel parcheggio della residenza al mare. Una vicina di casa aveva
udito uno scoppio ed aveva allertato lo stesso Iozzi che affacciandosi dalla finestra scopriva che la
sua auto, una Mercedes Classe C di recente acquisto, era in fiamme.
Ciò che ha destato subito allarme nella numerosa comunità dei residenti in quella zona della
Marina (316 appartamenti ed un albergo) è stata l’ubicazione dell’incendio, letteralmente limitrofo
ad alcune ruspe parcheggiate, ad alcune bombole di gas a servizio di un hotel ed alla lunga
sequenza di autovetture parcheggiate in fila nella stessa direzione.
Ad allertare immediatamente i Carabinieri della locale stazione di Mandatoriccio è stato lo
stesso Iozzi che ringrazia il Comandante Antonio Calvi per la particolare sensibilità dimostrata.
Sul posto sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco ed una pattuglia del NORM Carabinieri di
Corigliano-Rossano. In attesa dell’arrivo dei Pompieri, che hanno quindi evitato il peggio, con
alcuni condomini si è provveduto a spegnere le fiamme con gli estintori in dotazione alle strutture
ricettive. – (Fonte: Lenin MONTESANTO – Comunicazione & Lobbying – 345.9401195).
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