L’incertezza metereologica di questa fine estate non ha fermato i tantissimi cittadini che ieri si sono recati sulla vetta di Monte Cocuzzo per assistere al concerto di chiusura di Radicamenti 2019. A riscaldare e risuonare nell’aria fresca la meravigliosa voce di Teresa De Sio. «Non mi era mai capitato di esibirmi su un palcoscenico così particolare. È un posto semplicemente bellissimo, la natura è selvaggia, incontaminata, le persone mi hanno accolta con calore e familiarità. Tutto questo mi emoziona ed entusiasma» ha dichiarato la cantante partenopea. Un concerto indimenticabile quello della De Sio che ha aperto con alcune canzoni contenute nel nuovo album “Puro desiderio”, un disco in bilico tra i generi, difficilmente etichettabile: una raffinata e intensa miscela elettro-acustica di percussioni, strumenti etnici e chitarre steel, e continuato con i suoi più noti successi. Alla fine tutti in piedi a ballare a piedi nudi sull’erba: questo è il senso ultimo di Radicamenti. In serata, all’interno del teatro comunale il trio internazionale Violons Barbares.
Si conclude al meglio la sesta edizione del festival vincitore del bando regionale 2017-19, fortemente voluto dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Antonio Palermo. Radicamenti è un contenitore capace di raccontare la tradizione e guardare al futuro con decisione, per offrire ai cittadini programmi culturali di qualità e proiettare da protagonista la città di Mendicino sulla scena regionale e nazionale. «Ringrazio quanti hanno lavorato al mio fianco - ha dichiarato il primo cittadino Antonio Palermo - per realizzare al meglio questa sesta edizione del nostro festival. Mendicino continuerà a crescere e diventare luogo simbolo della cultura e delle tradizioni calabresi e lo testimoniano i numeri registrati in questa edizione che comprende anche la presenza di diversi turisti stranieri nel nostro stupendo centro storico. Le attività culturali non si fermano e siamo già al lavoro per ideare e organizzare nuovi ed interessanti eventi». Soddisfazione esprime il direttore artistico Checco Pallone. «Abbiamo realizzato e offerto al pubblico musica di grande qualità. Dai Sud Sound System a Morgan, per finire a Teresa De Sio, i visitatori hanno apprezzato e assistito a concerti unici, che coniugano al meglio tradizione e innovazione, rispettando pienamente la vocazione di questo festival».
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