Le atmosfere celtiche dell’irish music group "Glueckners" scatenano la piazza di Tiriolo che si ritrova a ballare al ritmo del folk celto-irlandese e del Medioevo, rivivendo le antiche battaglie, le leggende dei vecchi racconti attorno al fuoco, un'esperienza fuori dal reale. Siamo all’appuntamento estivo con il “Tarantella Power”, il festival che torna nella sua riuscita formula che combina tradizioni e musica nel suggestivo borgo di Tiriolo, dopo il successo di pubblico della tappa invernale. Una manifestazione fortemente voluta nel suggestivo borgo di Tiriolo dall’amministrazione Greco che crede nell’intreccio di musica e danza come strumento di valorizzazione delle risorse e delle vocazioni del territorio sotto il profilo storico, archeologico, enogastronomico e artigianale. L’evento, cofinanziato dalla Regione Calabria con i fondi destinati agli eventi culturali è affidato alla direzione artistica dell’Arpa, che fa parte dell’associazione temporanea di scopo costituita assieme al Comune di Tiriolo, guidato dal sindaco Domenico Greco, è diventato nel corso degli anni e nel susseguirsi delle edizioni un riferimento culturale nel recupero delle radici e dell’identità nella direzione della conservazione della memoria, da tramandare con linguaggi innovativi e multidisciplinari.
Nel pomeriggio, in piazzetta Cigala, alle 18,è stato Cataldo Perri ad aprire a suon di musica e parole l’appuntamento con la presentazione dei libri: l’apprezzato musicista originario di Cariati che si definisce medico per mangiare e musicista per vivere ha presentato il libro “Da Ohi dotto’ a Malura”. Perri ha raccontato della sua passione per la chitarra battente che suona con una tecnica personalissima che lo ha reso uno dei più prestigiosi virtuosi di questo nobile strumento della tradizione popolare calabrese. Autore di testo e musica dello spettacolo “Laura è il sultano”, rappresentato al Teatro Rendano di Cosenza e poi nei teatri tedeschi. Le musiche dell’opera arrangiate da Gigi de Rienzi, dal titolo “Rotte saracene” vengono spesso utilizzate dalla Rai quale commenti di diverse trasmissioni. È autore anche dello spettacolo “Bastimenti” ispirato alla vicenda del nonno partito dall’Argentina nel 1924 e mai ritornato. E questo mentre le animazioni del gruppo All’Usu antico ‘agitano’ i tiriolesi e i tanti turisti accorsi per l’occasione.
Gli incontri letterari continuano oggi sempre 18 con la presentazione del libro di Antonello Lamanna “Calabria “Calabria Sound System”, insieme all’autore intervengono il sindaco di Tiriolo, Stefano Domenico Greco, e il presidente dell’associazione Arpa, Danilo Gatto, gli interventi musicali sono a cura di Salvatore Magna e Antonio Conidi. Antonello Lamanna è giornalista all’ufficio stampa dell’università per stranieri dimPerugia dove è anche ideatore e responsabile del progetto Voxteca, un osservatorio laboratorio dei dialetti italiani e della oralità contemporanea. Si occupa inoltre di editoria e di comunicazione scientifica. È direttore responsabile di «Gentes», la rivista online del Dipartimento di Scienze Umane e Sociali ed è il fondatore ed editor della Perugia Stranieri University Press, la casa editrice dell’Ateneo. Da anni si dedica allo studio della musica popolare e a quella di tradizione orale. Svolge ricerche dialettologiche ed etnomusicologiche nel Centro e Sud Italia, documentando oltre agli aspetti etnolinguistici, pratiche performative e generi musicali diversi. È coordinatore del Centro Studi Internazionale sulle Campane (Cescav). Ha pubblicato numerosi contributi scientifici tra articoli, saggi, libri, e realizzato documentari: Così parla Mesoraca. Dialetto e lingua in un paese della Calabria (Era Nuova 1998); Messurga. Voci e suoni del Sud Italia (Inmedia 1998); Ascoltare il Tevere (Era Nuova 2000). Per l’Adnkronos Libri è autore dei volumi con cd dedicati all’etnomusicologia italiana e all’oralità contemporanea: Strumentario (2001); Ragnatele (2002); Tammurriate (2004). Per Voxteca ed Egea: Dall’ottava rima al rap (2010); La valle parlante. Il mondo popolare del cantastorie Riziero (2013); D’altro canto. Scenari contemporanei della musica popolare umbra (2014). Previste anche le animazioni del gruppo All’Usu antico, oggi mentre domani, i Telecom Sax ensemble. L’ensemble è nato nel 2015 da un gruppo di giovani musicisti calabresi con l’intento di creare una formazione innovativa ed eclettica, dotata dell’energia e della spontaneità tipiche di una marching band, ma allo stesso tempo, capace di approfondire con gusto e personalità il grande repertorio jazzistico, con brani che spaziano da Duke Ellinghton fino a Joshua Redman. Ha al suo attivo diverse esibizioni.
Nella suggestiva Chiesa Scala Coeli la mostra “Gli strumenti musicali nella tradizione popolare calabrese” rimarrà aperta ogni giorno dalle 17 alle 19.30 fino al prossimo 20 agosto. Si tratta di un viaggio nella storia e nella cultura della Calabria attraverso gli strumenti musicali. Qui si è espressa una musica ed una poesia a tratti originali che hanno accompagnato per generazioni la vita delle popolazioni, dando voce agli stati d’animo individuali più profondi. Questi strumenti sono giunti fino a noi grazie alla cura e alla costanza con cui i contadini e i pastori in primo luogo, li hanno costruiti, adoperati, perfezionati, tramandati. In ogni strumento c’è un corredo di sapienza, di abilità costruttiva, di tecnica esecutiva, di conoscenza musicale che è in parte documentata in questa mostra, che ha radici antiche ma vive solo nella pratica del suono, del canto e della danza.
L’animazione di oggi è affidata ai Telecom Sax ensemble. L’ensemble è nato nel 2015 da un gruppo di giovani musicisti calabresi con l’intento di creare una formazione innovativa ed eclettica, dotata dell’energia e della spontaneità tipiche di una marching band, ma allo stesso tempo, capace di approfondire con gusto e personalità il grande repertorio jazzistico, con brani che spaziano da Duke Ellinghton fino a Joshua Redman. Ha al suo attivo diverse esibizioni.
Sul palco, invece, a partire dalle 22, direttamente dal Salento, la compagnia Aria di corte. Si tratta di uno tra i gruppi più importanti del panorama etno/popolare pugliese, che dalla metà degli anni 90 ad oggi, continua ad essere punto di riferimento del movimento di riproposta della più antica e travolgente forma di ballo e ritmo popolare quale è la "pizzica-pizzica", non solo ma anche della tradizione grika, canti d'amore, ballate contadine e tarantelle, riuscendo a portare, nei 23 ANNI di attività, la musica della propria terra su prestigiosi palchi, teatri e in numerose piazze d’Italia, Europa e del Mondo (Francia, Inghilterra, Austria, Svizzera, Grecia e Brasile). Il concerto, un concentrato ipnotico e incalzante viaggio nel mitico mondo della taranta, ripercorso attraverso le musiche più suggestive ed i ritmi più ossessivi della tradizione popolare contadina del basso Salento e brani di propria composizione.
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