«Sollecitata dalla lettera del sindaco Abramo al ministro Fioramonti diffusa sulla stampa, ho voluto vederci chiaro ed ho fatto una visita ispettiva presso la nuova sede dell’Accademia delle belle Arti di Catanzaro diretta da Vittorio Politano».
Lo afferma, in una nota, la senatrice M5S Bianca Laura Granato, segretaria della commissione Istruzione e Beni culturali, che aggiunge: «L'edificio, situato in via Educandato, è prestigioso ed è appena stato ristrutturato con 6 milioni e 400 mila euro dei fondi PISU con gusto e attenzione alle rifiniture. C’è una sola pecca però: i locali non sono adatti alle attività didattiche e soprattutto laboratoriali. Il finanziamento con cui è stato ristrutturato l’immobile storico era infatti vincolato ad un progetto denominato “Fabbrica della creatività”: ci sta. Ma molte delle aule possono contenere un numero di studenti sotto i 20, senza alcuna possibilità di collocare una cattedra, alcune hanno mura portanti sporgenti che precludono la visuale dai banchi, ed infine non c’è nessun ambiente idoneo per i laboratori».
«In buona sostanza, la sede è storica, prestigiosa, ristrutturata e ben collocata nel centro storico ma – incalza la senatrice del Movimento 5 Stelle - non è sufficiente a soddisfare neanche in minima parte le esigenze dell’Accademia. Siamo ai soliti paradossi per cui un’istituzione come l’Accademia delle Belle Arti di Catanzaro, con 250 iscritti, rischia di chiudere battenti perché le attività laboratoriali sono dovute rimanere a Gagliano, nella vecchia sede, con disagio enorme per i docenti che vengono da tutta Italia e hanno problemi a spostarsi in una città dove la mobilità pubblica è un miraggio e gli studenti, molti dei quali con grave disagio economico, sono sballottati da una parte all’altra con aggravio di spesa insostenibile per le famiglie». «Anche le responsabilità del Cda, attualmente presieduto da Soriero, in materia di bilancio, mi sono sembrate serie tant'è che l’Accademia è dovuta andare in esercizio provvisorio negli ultimi due anni e questo ha impedito di programmare con profitto le attività e di reperire fondi necessari per qualsiasi iniziativa tra cui l’acquisto di materiali indispensabili alla didattica. Si tratta a mio parere di una situazione complessivamente grave della quale sarà mia premura informare il ministro e portare alla conoscenza dei cittadini le responsabilità politiche di centrodestra e centrosinistra, entrambi coinvolti in questo evidente caso di incapacità gestionale e amministrativa». «Come sempre i politici catanzaresi – conclude Granato - operano sul territorio senza alcuna lungimiranza e programmazione con l'interesse esclusivo di gestire enti e finanziamenti pubblici in qualsiasi modo consenta loro di mantenere relazioni in grado di accrescere il loro potere e consenso. Tenterò una interlocuzione con il sindaco Abramo che oggi gestisce anche la Provincia da Presidente per chiedergli di individuare dei locali vuoti, tra i tanti immobili pubblici di proprietà comunale e provinciale nel centro storico, per ospitare le attività didattiche dell’Accademia, nella speranza di trovare una soluzione al problema evitando che un altro fondamentale presidio culturale abbandoni la nostra città, capoluogo sempre più solo di nome».
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